Ciclo irregolare e amenorrea interessano sempre più ragazze
Un ciclo irregolare o un assenza del ciclo mestruale, amenorrea, sono dei disturbi che interessano sempre più ragazze, delle condizioni che possono avere diverse cause. Se in passato i disturbi mestruali interessavano una percentuale ridotta di giovani donne, oggi, sopratutto a causa di elementi socio-ambientali, sale il numero di ragazze nella fase post-adolescenziale (tra i 16 ed i 25 anni) con questo tipo di problema ginecologico. Questa condizione fisica, che non va per niente sottovalutata in quanto potrebbe portare a gravi conseguenze, è uno degli argomenti del 17esimo Congresso della Società internazionale di ginecologia endocrinologica.
Andrea Genazzani, docente di ginecologia e ostetricia presso l'Università di Pisa e presidente della Società internazionale di endocrinologia (ISGE), spiega che il numero di adolescenti con amenorrea è in forte crescita. Le cause sono per lo più socio-ambientali: si va dall'eccesso di attività fisica alle diete drastiche che portano a un marcato dimagrimento. Tra le cause vi è anche lo stress, uno stato di tensione fisica in passato quasi assente tra le giovani ma che oggi colpisce sempre più adolescenti in seguito alle continue richiesta sociale di prestazioni "ad alto livello" nei vari ambiti: dalla scuola alle attività comuni. Il problema è abbastanza importante, basti pensare che attualmente più di una ragazza su 10, circa il 15 per cento delle teenager, non ha il ciclo mestruale o presenta dei cicli irregolari.
Gli esperti spiegano che un'attività fisica particolarmente intensa può alterare il ciclo mestruale, quest'ultimo può diventare irregolare e in alcuni casi può sparire del tutto (amenorrea). Nelle donne che praticano un'attività sportiva particolarmente intensa si può alterare il funzionamento di due ghiandole (note come ipofisi e ipotalamo) che regolano la funzione ovarica. Tali modificazioni agiscono negativamente sulla secrezione di quegli ormoni coinvolti nella regolazione della funzione ovarica. Il problema non va per niente sottovalutato perché il rischio è quello di avere un'inadeguata secrezione di particolari ormoni (estrogeni) con un conseguente ritardato nello sviluppo puberale, assenza di ovulazione e infertilità.
Questi problemi del ciclo mestruale si possono presentare a tutte le età, le adolescenti sono però quelle che corrono i rischi maggiori. Stress, attività fisica intensa e diete eccessiva in età adolescenziale sono fattori particolarmente insidiosi in quanto in questa fascia d'età il sistema endocrino è ancora in fase di maturazione e, di conseguenza, può andare incontro più facilmente a disordini. Fra le attività fisiche più "rischiose" c'è la danza classica, le ballerine professioniste sono spesso sottoposte a uno stress costante per ottenere dei risultati sempre migliori, si sottopongono a una preparazione fisica molto intensa e presentano spesso un peso corporeo molto basso.
Sebbene non esistano dei trattamenti farmacologici specifici per questi disturbi, in determinati casi le teenager possono essere sottoposte ad una terapia ormonale sostitutiva (terapia estroprogestinica) mirata a facilitare la ripresa funzionale a livello ormonale. Per risolvere il problema è però importante che la terapia sia personalizzata ed anche affiancata da un supporto psicologico.
Oltre all'amenorrea e al ciclo irregolare oggi vi è anche un'altra malattia molto diffusa, la policistosi ovarica (nota anche come sindrome dell'Ovaio Policistico), anch'essa collegata ai moderni stili di vita. La policistosi ovarica, il cui sintomo primario è sempre l'irregolarità del ciclo, è caratterizzata da aumento di peso e della massa muscolare. La causa principale di questa patologia è l'età avanzata in cui si arriva alla prima gravidanza. Sebbene la predisposizione a tale disturbo è presente alla nascita, una gravidanza prima dei trent'anni può limitare la manifestazione della malattia. Tra le cause della policistosi ovarica vi è anche un'alimentazione troppo ricca di carboidrati e zuccheri, un'alimentazione equilibrata può quindi aiutare a prevenire e/o tenere sotto controllo la patologia.
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