Esami Alzheimer: esame del sangue per diagnosi precoce
Un nuovo esame del sangue promette di diagnosticare l'Alzheimer prima della comparsa dei sintomi. Non è la prima volta che si parla di un esame del sangue in grado di predire l'eventuale comparsa del morbo di Alzheimer, secondo i ricercatori il test diagnostico che hanno messo a punto è però più accurato dei precedenti e potrebbe essere commercializzato entro qualche anno. L'esame che permette di riconoscere l'Alzheimer è stato messo a punto da un gruppo di esperti della Oxford University e del King's College di Londra, i risultati della sperimentazione sono stati pubblicati Alzheimer's & Dementia (Plasma proteins predict conversion to dementia from prodromal disease - DOI: 10.1016 / j.jalz 2014.05.1749 - Luglio 2014).
Abdul Hye, primo autore della ricerca, spiega che l'esame del sangue per diagnosticare l'Alzheimer ha un'accuratezza dell'87 per cento. Il test permette inoltre l'identificazione di altre demenze quando ancora sono asintomatiche (non presentano sintomi evidenti). Per mettere a punto l'esame i ricercatori hanno inizialmente analizzato 26 proteine che precedenti studi avevano messo in relazione con l'Alzheimer, successivamente hanno coinvolto un campione di 1148 volontari (476 con Alzheimer, 220 con un lieve declino cognitivo e 452 anziani non affetti da demenza senile).
Dall'analisi dei dati raccolti si è scoperto che 16 delle 26 proteine inizialmente prese in considerazione erano presenti sia negli individui ammalati che in quelli che presentavano un deterioramento delle capacità mnemoniche e cognitive. I ricercatori hanno poi escluso altre 6 proteine concentrandosi sulle 10 che mostravano di dare i risultati predittivi più accurati. L'analisi di queste 10 proteine ha permesso di identificare, con una precisione dell'87 per cento, i volontari con deficit cognitivo che avrebbero sviluppato il morbo di Alzheimer entro l'anno.
Poter diagnosticare precocemente l'Alzheimer è molto importante per limitare la degenerazione della patologia, gli esperti spiegano che molti dei pazienti che entrano a far parte dei trial clinici hanno già la malattia in fase avanzata con i sintomi già presenti, i trattamenti che si sperimentano non danno quindi i risultati sperati anche per questi motivi. L'Alzheimer ha il suo esordio almeno 10 anni prima della comparsa dei primi sintomi e, in alcuni casi, l'accumulo di sostanze tossiche (in particolare una proteina nota come beta amiloide) nel cervello è iniziato già da 20 o 30 anni.
L'esame del sangue in grado di prevedere l'insorgenza dell'Alzheimer con almeno dodici mesi di anticipo avrà un costo compreso tra i 150 e i 300 euro, alcuni ricercatori sollevano però alcune perplessità sul test . Sebbene l'accuratezza sia abbastanza alta, c'è una certa percentuale di errore e persone perfettamente sane potrebbero ricevere una diagnosi di Alzheimer pur essendo perfettamente sane; un errore che potrebbe comportare un carico di ansia e depressione ingiustificato.
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