Tumore al colon e metastasi: cause e cura
Particolari cellule staminali sarebbero alla base delle metastasi, come ad esempio quelle del fegato, del tumore al colon retto. Un gruppo di ricercatori italiani ha individuato il meccanismo che innesca la migrazione delle cellule maligne in altre parti del corpo, ha inoltre individuato una potenziale cura per evitare la formazione delle metastasi di questo tumore. I dettagli della scoperta sono stati pubblicati su Cell - Stem Cell (CD44v6 Is a Marker of Constitutive and Reprogrammed Cancer Stem Cells Driving Colon Cancer Metastasis - doi: 10.1016 / j.stem 2014.01.009 - Marzo 2014).
L'importante scoperta in campo oncologico è frutto del lavoro di un team di ricercatori italiani coordinato da Ruggero De Maria, direttore scientifico dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, e da Giorgio Stassi, esperto del Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche dell'Università di Palermo. Nel corso della sperimentazione gli esperti non si sono limitati a identificare le staminali che stanno alla base delle metastasi, sono andati oltre individuando i meccanismi molecolari che ne controllano la capacità di spostarsi nell'organismo. Una scoperta che potrebbe rivoluzionare le cure per il tumore al colon retto.
Ruggero De Maria spiega che per ottenere queste nuove informazioni si è partiti dai risultati ottenuti in una sperimentazione precedente, condotta sempre dal loro team, dove si era scoperta l'esistenza di cellule staminali del tumore del colon, dei polmoni e della tiroide. Il nuovo lavoro ha permesso di individuare le staminali che formano le metastasi e i meccanismi che permettono loro di migrare attraverso i vasi sanguigni e linfatici riproducendo così il tumore in un'altra parte del corpo.
Matilde Todaro, prima autrice dello studio, spiega che l'origine della metastasi è dovuta alla presenza di un recettore cellulare denominato CD44v6; la disattivazione di questo recettore contribuisce a bloccare la capacità del tumore di dare origine alle metastasi. Nel corso dello studio è stato dimostrato che tutte le cellule staminali tumorali del colon-retto esprimono sulla loro superficie il recettore CD44v6 che agisce da interruttore per la migrazione cellulare e la formazione delle metastasi. Ad accenderlo sono le citochine, molecole che le cellule utilizzano comunemente per comunicare fra di loro.
Il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di mettere a punto un farmaco in grado di aggredire le staminali nella fase iniziale dello sviluppo, quando sono più vulnerabili, e/o un farmaco in grado di spegnere l'interruttore CD44v6. Secondo gli esperti dell'Istituto Tumori Regina Elena, entro il 2015 potrebbe partire la prima sperimentazione clinica per testare l'efficacia di cure specifiche, per prevenire la formazione delle metastasi del cancro del colon, indirizzate contro le staminali del tumore.
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