Attacchi di ansia: rimedi con farmaci ansiolitici senza effetti collaterali
Depressione e ansia in molti casi coesistono (chi soffre di depressione può avere degli attacchi di ansia e viceversa), attualmente esistono già dei rimedi ma una nuova generazione di farmaci ansiolitici promette di curare questi disturbi senza effetti collaterali. Nel corso di uno studio condotto sui topi di laboratorio, un gruppo di esperti del Vanderbilt Institute of Chemical Biology ha scoperto che gli inibitori dell'enzima Cox-2 possono alleviare i sintomi ansiosi. La ricerca, che potrebbe portare alla realizzazione di un farmaco per curare i disturbi dell'umore, è stata pubblicata su Nature Neuroscience (Substrate-selective COX-2 inhibition decreases anxiety via endocannabinoid activation - doi: 10 1038 / nn 3480 - Agosto 2013).
Daniel J Hermanson, primo autore dello studio, spiega che sono milioni le persone che hanno degli attacchi di ansia e, per risolvere il problema, in molti casi si fa ricorso ai farmaci ansiolitici (statisticamente il genere di psicofarmaci più venduti). L'esperto evidenzia però che questa classe di farmaci non è priva di effetti collaterali: problemi gastrointestinali, assuefazione, ecc..
Nel corso di questo nuovo studio, che aveva l'obiettivo di trovare delle alternative agli attuali farmaci, si è scoperto un nuovo potenziale rimedio per l'ansia. Modificando chimicamente gli inibitori dell'enzima COX-2, nei topi si è riusciti ad attivare degli endocannabinoidi naturali evitando gli effetti collaterali di tipo gastrointestinali. I ricercatori spiegano che il corpo umano è in grado di produrre sostanze chimiche che hanno gli stessi effetti dei principi attivi di alcuni farmaci, si è quindi studiato il modo di promuovere la loro produzione. Gli endocannabinoidi, che hanno un ruolo importante nella modulazione dello stress e dell'ansia, sono molecole naturali di segnalazione che attivano i recettori dei cannabinoidi nel cervello. I recettori degli endocannabinoidi si trovano nel sistema gastrointestinale e in altre parti del corpo.
Anche se i risultati della ricerca si basano su una sperimentazione condotta sui topi, gli esperti del Vanderbilt Institute of Chemical Biology spiegano che il processo chimico può essere attivato allo stesso modo anche negli esseri umani senza effetti collaterali. Questo nuovo approccio potrebbe poi non essere utile solo nel trattamento dei disturbi dell'umore e d'ansia, secondo i ricercatori troverebbe applicazione anche nella terapia del dolore (approccio terapeutico e scientifico al trattamento del dolore), nella cura di alcuni disturbi del movimento e nella prevenzione del cancro al colon.
Il professor Sachin Patel, coautore dello studio, evidenzia che solo 5 anni fa si pensava di conoscere tutto sugli inibitori della COX-2, poi però si è scoperta l'inibizione selettiva del substrato. Attualmente non si può sapere dove porterà la strada intrapresa dai ricercatori ma quel che è certo è che i risultati di questo studio aprono le porte a una nuova possibile generazione di farmaci.
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