Vaccino meningite contro il meningococco B
Un nuovo vaccino per la meningite potrebbe proteggere da oltre 300 ceppi di meningococco. Non tutti sanno che non esiste una sola meningite ma ce ne sono diversi tipi provocati da batteri diversi. Fino ad ora non esistevano ancora dei vaccini per prevenire le meningiti da meningococco del sierogruppo B ma solo vaccini coniugati contro il gruppo C. La nuova scoperta è frutto di uno studio italiano condotto dai ricercatori della Novartis Vaccines di Siena con la collaborazione dell'Università di Firenze. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulle pagine della rivista Science Translational Medicine (Luglio 2011).
La meningite è causata da diversi sierogruppi di meningococco, ma solo 5 (identificati dalle sigle: A, B, C, W 135 e Y) sono particolarmente dannosi per l'uomo e possono avere delle complicanze gravi. Fra tutti, i sierogruppi B e C sono quelli più frequenti in Italia e in Europa. La meningite, una malattia che colpisce bambini e adulti, può avere conseguenze molto gravi e portare alla morte nel giro di poche ore.
I ricercatori, sfruttando una tecnica conosciuta come "reverse vaccinology", sono riusciti ad identificare una particolare proteina (fHBP) in grado di stimolare un'intensa risposta da parte del sistema immunitario. La reverse vaccinology è una tecnica innovativa per lo sviluppo di nuovi vaccini tramite il sequenziamento del genoma dei patogeni; i vaccinologi iniziano la loro ricerca di antigeni candidati sequenziando l'intero genoma di un agente patogeno ritenuto idoneo allo scopo. Nello studio in questione si è decodificata la sequenza genomica del meningococco B.
Successivamente gli studiosi hanno realizzato in laboratorio una proteina chimerica (chiamata G1) contente le varianti geniche identificate. Tale proteina, testata sui topi, si è dimostrata efficace nell'indurre la produzione di anticorpi efficaci contro le diverse varianti di meningococco.
Lucia Banci, dell'Università di Firenze, spiega che questo nuovo approccio per la realizzazione dei vaccini può essere strategico anche nello sviluppo di vaccini contro patogeni con un alto livello di variazione antigenica. Secondo gli autori dello studio questa è la giusta direzione per riuscire a prevenire un ampio spettro di infezioni, da quelle causate dai rinovirus alla malaria scatenata dal tripanosoma, fino a quella da HIV.
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