Analisi del sangue: esami in soli 30 minuti
Analisi del sangue a domicilio con invio degli esami alle strutture sanitarie tramite smartphone abilitati. Grazie ad un dispositivo messo a punto da un gruppo di ingegneri dell'Università di Rhode Island (USA), le analisi del sangue si potranno fare da casa grazie ad un chip che, dopo aver analizzare i valori ematici, è in grado di fornire i risultati completi nel giro di 30 minuti. Attualmente gli studiosi hanno realizzato solo un prototipo ma contano di mettere a punto nel giro di pochi anni un chip integrabile negli smartphone (cellulari di ultima generazione che abbinano alla funzionalità di telefono cellulare quelle di gestione di dati personali).
Mohammad Faghri, professore di ingegneria meccanica e coordinatore del progetto, spiega che si è compiuto un passo importante nella diagnostica point-of-care, test diagnostici eseguiti al di fuori del laboratorio centrale come per esempio: ambulatori ospedalieri, laboratori di urgenza, reparti di Terapia Intensiva, Pronto Soccorso e Rianimazione.
Per effettuare l'analisi del sangue è sufficiente una goccia di sangue, prelevabile con la stessa metodica con la quale la si preleva per l'analisi della glicemia, posta su una cartuccia di un polimero plastico, più piccolo di una carta di credito, inserito in un biosensore che attualmente è grande come una scatola da scarpe. Il sangue passa attraverso la cartuccia in piccoli canali grandi 500 micron verso un sito di rilevamento dove reagisce con i reagenti precaricati, successivamente il sensore rileva i biomarcatori delle malattie.
L'attuale prototipo del sensore ha un costo abbastanza elevato, 3.200 dollari, ma ogni singolo test costa appena 1 dollaro e mezzo (costo relativo alla cartuccia di plastica e ai reagenti). Grazie a questo strumento diagnostico si possono individuare diverse malattie: dall'Alzheimer a patologie di tipo virale come Aids, Epatite B e influenza H1N1.
Attualmente i ricercatori stanno studiando il modo di ridurre ulteriormente le dimensioni del prototipo, ricercando nuovi materiali che consentano anche di ridurre i costi di produzione. L'obiettivo è quello di creare un sensore integrabile negli smartphone, in questo modo si può sfruttare la potenza di calcolo per elaborare i dati e le funzioni wireless per inviare direttamente l'esito degli esami del sangue al medico.
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