Sclerosi multipla, possibili cure valide nel 90% dei casi
Nel 90 per cento dei casi la sclerosi multipla potrebbe essere causata da ostruzioni nelle vene che causano una cattiva circolazione dei liquidi e del drenaggio nel cervello. Questa è la conclusione di uno studio italiano, coordinato dal ricercatore dell'Università degli Studi di Ferrara Paolo Zamboni, di prossima pubblicazione sul Journal of Vascular Surgery.
Stando ai dati raccolti nel corso della ricerca, la Ccsvi, una malattia vascolare conosciuta come insufficienza venosa cerebro-spinale, potrebbe essere legata alla sclerosi multipla. Se ulteriori studi dovessero dimostrare questo legame in una buona parte dei pazienti si potrebbero avere notevoli benefici da un piccolo intervento chirurgico eseguibile in day hospital. Il trattamento curativo della Ccsvi potrebbe quindi migliorare lo stato dei pazienti affetti da sclerosi multipla.
Paolo Zamboni spiega che a causa dei restringimenti delle vene il sangue non solo non fluisce regolarmente ma tende anche refluire verso l'alto, un meccanismo che causa il ristagno di sangue nel cervello favorendo un eccessivo deposito di ferro. Secondo l'esperto questa situazione potrebbe spiegare i sintomi della sclerosi multipla. Il ferro, se in eccessive quantità, è pericoloso perché produce radicali liberi (letali per le cellule), per questo motivo è importante eliminare eventuali accumuli.
Paolo Zamboni, a partire dal 2007, è stato affiancato negli studi da Fabrizio Salvi, medico dell'unità di neurologia dell'Ospedale Bellaria di Bologna. Salvi, nei suoi studi, conferma di aver riscontrato la presenza di un'alterazione dello scarico venoso cerebro-spinale in tutti i pazienti affetti da sclerosi multipla. L'esperto spiega inoltre che si è riscontrato un miglioramento in coloro che sono stati sottoposti a interventi, sul fronte della sensazione di affaticamento, sul piano dei disturbi cognitivi e delle cefalee.
Per confermare la sovrapposizione tra Ccsvi e sclerosi multipla il Jacobs institute of neurology di Buffalo (USA) ha deciso di condurre uno studio su 1.100 pazienti affetti da sclerosi multipla e 600 volontari. Se i dati saranno confermati le cure per la sclerosi multipla potrebbero cambiare radicalmente. Zamboni spiega che fino ad ora si cercava la causa nel sistema immunitario mentre probabilmente potrebbe dipendere da problemi vascolari.
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