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Giochi gratuiti online per la cura dei tumori

Giochi gratuiti online per la cura dei tumori

Possono dei giochi migliorare le cure nei giovani pazienti affetti dal cancro? Osservando i dati relativi ad un gioco gratuito online, Re-Mission, sembrerebbe proprio di si. Un gruppo di ricercatori, della University Medical Center (Utrecht - Olanda), ha concluso che giocare a dei giochi appositamente studiati per i pazienti oncologici può migliorare, soprattutto negli adolescenti, l'adesione alle terapie per la cura del cancro. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Pediatrics (Agosto, 2008).

Pamela M. Kato, coordinatrice dello studio, spiega che i giovani, ma non solo, spesso non seguono le terapie prescritte dai medici. Quando il paziente, il più delle volte per disinformazione, non è convinto dei benefici della terapia o non vede dei risultati diretti, non segue la terapia non rendendosi conto che sta danneggiando ulteriormente la propria salute.

Le campagne informative sono molto importanti ma, a volte, se si vogliono raggiungere tutte le categorie di pazienti, bisogna diversificare il messaggio e gli strumenti utilizzati. Lo scopo dei ricercatori olandesi era proprio quello di valutare quanto un gioco potesse aiutare i pazienti oncologici adolescenti nella cura dei tumori.

Nello studio sono stati coinvolti in modo casuale un totale di 375 pazienti oncologici, maschi e femmine, con un'età compresa 13 e i 29 anni. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi, uno doveva giocare a "Indiana Jones e la tomba dell'imperatore", l'altro invece ad un gioco sviluppato dalla compagnia no-profit californiana HopeLab, "Re-Mission".

Re-Mission è un gioco gratuito online che ha come protagonista Roxxi, un robottino miniaturizzato che muovendosi all'interno del corpo umano di un giovane paziente ha l'obiettivo di combattere il cancro. Nel suo percorso Roxxi incontra numerosi ostacoli che può superare grazie a diverse armi come: chemioterapia, antibiotici, alimenti salutari, ecc..

Entrambi i gruppi dovevano giocare ai rispettivi giochi per almeno un'ora a settimana. I ricercatori hanno raccolto numerose informazioni all'inizio dell'esperimento e dopo un periodo di circa tre mesi. Dall'analisi dei dati si è potuto constatare che i pazienti che avevano giocato a Re-Mission erano quelli che si curavano con più attenzione.

Confrontando i due gruppi di giocatori, quelli che avevano giocato a Re-Mission hanno fatto registrare un incremento del 16 per cento nell'aderenza alla terapia antibiotica. Nel complesso, la terapia è stata seguita in ogni sua parte dal 62,3 per cento dei pazienti che avevano giocato a Re-Mission contro il 52,5 per cento di quelli che avevano giocato a "Indiana Jones". Si sono registrati dei miglioramenti anche nell'adesione alla chemioterapia, un trattamento che spesso si ha paura di seguire non comprendendone l'importanza e non essendo informati sui miglioramenti fatti in campo medico. Rispetto al passato, la chemioterapia sfrutta nuove tecniche con degli effetti collaterali ridotti, come ad esempio la perdita dei capelli che fra non molto potrebbe essere prevenuta completamente grazie ad un particolare antibiotico.


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