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Carie dei denti, niente più trapano in futuro - La carie dei denti ha le ore contate, fra qualche anno si potrà sfoggiare una dentatura perfetta senza dover ricorrere a trapano e otturazioni

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Carie dei denti, niente più trapano in futuro

Carie dei denti: niente più trapano in futuro

La carie dei denti ha le ore contate, fra qualche anno si potrà sfoggiare una dentatura perfetta senza dover ricorrere a trapano e otturazioni. Alcuni ricercatori del Leeds Dental Institute sono riusciti a mettere a punto una proteina che consente di riparare i buchi sulla superficie smaltata dei denti in maniera naturale senza dover ricorrere alle classiche otturazioni. Questa particolare proteina è in grado di "attirare" i minerali che formano lo smalto nello stesso modo in cui l'organismo crea i nuovi denti. La notizia, con alcuni dettagli sullo studio, è stata pubblicata in questi giorni su numerosi quotidiani britannici (Luglio 2008).

In base a quanto comunicato, attualmente si potrebbero riparare delle carie modeste ma in futuro questa cura potrebbe essere estesa a tutti i casi. La proteina, una volta applicata nella zona dove è presente la carie, è in grado di attirare i minerali necessari per riparare lo smalto. Per ora si è ancora in una fase sperimentale ma si auspica che la cura posa essere disponibile entro il 2013. Jennifer Kirkham, direttrice del Leeds Dental Institute, spiega che lo studio, destinato a rivoluzionare l'ortodonzia, incomincerà la sperimentazione pilota a partire dal 2009.

I ricercatori spiegano che la proteina non sarà in grado di riparare solo le carie, potrebbe trovare un'applicazione anche in quei casi di denti sensibili al caldo e al freddo. Lo stesso gruppo di ricercatori ha messo a punto anche un collutorio particolare in grado di uccidere la placca batterica.

Questo collutorio, che in futuro potrebbe addirittura sostituire l'uso dello spazzolino, contiene una particolare molecola che viene assorbita dai batteri che causano la placca. Quando successivamente si illuminano i denti con una particolare luce, questa attiva la proteina uccidendo i batteri. Il metodo, chiamato Terapia Fotodinamica, sfrutta alcune tecniche già utilizzate in altri ambiti, per esempio nella cura del tumore cutaneo.

Jennifer Kirkham spiega che la Terapia Fotodinamica per la rimozione della placca batterica potrebbe essere particolarmente utile in quei pazienti che non possono usare un normale spazzolino, ma non solo, si potrebbe utilizzata anche per risolvere alcuni problemi delle gengive come la piorrea, un problema causato dalla placca batterica mal rimossa.


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