Diagnosi melanoma, la terapia migliore grazie ad una molecola
Il melanoma, un tumore maligno della pelle che può insorgere su di un neo preesistente o su cute sana, negli ultimi anni ha fatto registrare un incremento della sua incidenza. Ogni anno, solo nel nostro paese, vengono diagnosticati circa 7.000 nuovi casi di melanoma e i morti per questa neoplasia sono circa 1.500. Tra le principali cause della maggiore incidenza di questa forma di tumore vi è l'esposizione al sole i cui raggi ultravioletti sono meno schermati dall'atmosfera rispetto a qualche anno fa.
Alcuni ricercatori dell'Istituto di chimica biomolecolare (Icb) del CNR di Sassari, coordinati da Giuseppe Palmieri, hanno ideato una metodologia grazie alla quale si può indirizzare un paziente verso la terapia migliore per curare le diverse forme di melanoma maligno. Attualmente, in alcune situazioni, può capitare che i pazienti non rispondano come dovrebbero alle terapie farmaceutiche, questo è dovuto alla complessità dei meccanismi molecolari legati all'insorgenza della malattia che possono variare da individuo a individuo.
Il melanoma è un tumore altamente eterogeneo dal punto di vista molecolare. I melanociti, che sono le cellule normali, possono trasformarsi in cellule neoplastiche di melanoma seguendo diverse vie metaboliche e attraverso differenti alterazioni molecolari, per questo motivo, in certi casi, le attuali terapia antineoplastica producono dei risultati limitati.
Attraverso una serie di analisi molecolari effettuate su ciascun tessuto tumorale, caratterizzazione molecolare, i ricercatori del dell'Icb-Cnr hanno trovato il modo di suddividere i pazienti con melanoma in sottogruppi più propriamente correlati alla biologia della malattia in modo da sottoporli al trattamento più adeguato per il tipo di alterazione diagnosticata.
Gli esperti spiegano che l'aumento d'incidenza che il melanoma ha avuto negli ultimi anni è superiore a quello di tutti gli altri tipi di tumore ad eccezione del tumore del polmone nella donna. A livello mondiale i casi di carcinomi cutanei non-melanoma sono tra i due e i tre milioni, i melanomi maligni sono invece circa 135.000.
Fra le varie cause dell'incremento del melanoma non vi è solo l'esposizione alle radiazioni ultraviolette ma vi sono anche dei fattori genetici. Nei casi di melanoma maligno, come in tutte le altre forme neoplastiche, la tumorigenesi è associata ad alterazioni sequenziali di specifiche regioni di DNA. In pratica vi è una serie di mutazioni di specifici geni coinvolti nella regolazione del normale funzionamento cellulare.
I risultati dello studio, vista la loro importanza, sono stati pubblicati come research letter sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Clinical Oncology. Questa ricerca conferma ancora una volta come nel campo oncologico, ma non solo, non può esserci una terapia uguale per tutti ma bisogna lavorare per rendere più omogenei i sottogruppi di pazienti da trattare.
Come prevenire il melanoma ?
Il cancro alla pelle è uno dei tumori più in crescita nei paesi industrializzati. Un'ottima prevenzione: non esagerare con il sole. La mania della tintarella fa invecchiare la pelle e la espone a maggiori rischi. Importante anche tenere sotto controllo i nei.
L'autoispezione, effettuata con regolarità temporale, è il modo migliore per conoscere i propri nevi e le altre macchie della pelle. Con l'aiuto di un'altra persona, si potranno esaminare zone difficilmente raggiungibili visivamente dall'interessato (schiena, bocca, cuoi capelluto e natiche).
- come asimmetria della lesione: i melanomi sono di solito asimmetrici, con metà della macchia cutanea più grande dell'altra.
- come bordi: i bordi del melanoma sono irregolari a carta geografica, al contrario di quelli dei nevi.
- come colore: spesso il melanoma è policromo ovvero presenta colori diversi come nero, bruno, rosso e rosa.
- come dimensione: una lesione cutanea sospetta, di diametro superiore ai 6 millimetri deve essere verificata da uno specialista.
- come evoluzione: la lesione cutanea che tende a modificare la propria forma, colore e superfice è da ritenersi sospetta e da verificare.
E' importante sottoporsi a controlli specialistici periodici dei nevi, oggi la presenza di macchinari come il dermatoscopio e il più innovativo videodermatoscopio consentono una diagnosi precoce delle lesioni maligne cutanee sospette.
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