Prozac e bambini, parere positivo dall'Emea
Il Prozac può essere prescritto già a partire dagli otto anni, questo è il parere dell'agenzia europea di valutazione dei medicinali (Emea). In un comunicato datato 6 giugno 2006 (Doc.Ref. EMEA/202554/2006), l'agenzia europea per i medicinali evidenzia un parere positivo in merito alla somministrazione del Prozac a partire dall'età di otto anni per quei bambini affetti da depressione severa, nel documento si evidenzia comunque che il ricorso al farmaco non dovrà essere mai la prima scelta, dovrà essere prescritto solo nel caso in cui durante la psicoterapia non si otterranno dei risultati efficaci.
Secondo il Comitato dell'Agenzia per i prodotti medici per uso umano (Chmp), i vantaggi derivanti dal Prozac per questa indicazione sono superiori ai rischi potenziali. La Eli Lilly, casa farmaceutica che ha sviluppato e brevettato il Prozac (fluoxetina), qualche tempo fa sollecito le autorità sanitarie europee affinché inserissero anche la depressione infantile tra le malattie per cui il farmaco è indicato, non tutti i paesi dell'UE furono però d'accordo e la Francia sollevo dei dubbi sull'effettiva efficacia clinica e sicurezza del farmaco, per questo motivo si richiese un intervento da parte degli organi europei preposti al controllo dei farmaci.
Nelle indicazioni date, la psicoterapia non va interrotta durante la somministrazione del Prozac, anzi, i piccoli vanno tenuti costantemente sotto controllo e se dopo nove settimane non si notano miglioramenti il trattamento va sospeso. Inoltre bisogna stare attenti a eventuali reazioni (per esempio tendenze suicide) che il farmaco potrebbe innescare negli adolescenti e nei bambini soprattutto nelle prime settimane di somministrazione. Gli organi preposti hanno inoltre chiesto all'industria farmaceutica di condurre ulteriori studi per assicurarsi che il profilo di sicurezza del Prozac rimanga accettabile, al centro di future ricerche ci saranno inoltre possibili effetti sullo sviluppo sessuale, sul comportamento emotivo dei pazienti, e la tossicità della molecola.
In alcuni casi, i farmaci potrebbero essere effettivamente utili nella cura di determinati sintomi, viste le indicazioni date dall'Emea e il Chmp, anche se sono stati riscontrati degli effetti positivi del Prozac, non si ha ancora la certezza che funzioni sempre (dopo 9 settimane se non ci sono miglioramenti il farmaco va sospeso) e non si è inoltre sicuri su eventuali effetti collaterali in quanto è stato chiesto di effettuare ulteriori ricerche. Un farmaco andrebbe adottato solo quando si è certi al cento per cento che non presenti effetti collaterali di un certo peso, soprattutto in questo caso dove di mezzo ci sono dei bambini.
I psicofarmaci non sempre vengono visti di buon occhio, in determinate situazioni il ricorso a questo tipo farmaci è però l'unica soluzione, può capitare a volte di imbattersi in qualche professionista che prescrive dei farmaci con troppa facilità, questi casi sono comunque rari. Se si vuole essere maggiormente sicuri, soprattutto quando di mezzo ci sono dei bambini, un buon consiglio è quello di chiedere dei pareri a diversi psicoterapeuti, curare in tempo determinati sintomi eviterà possibili ripercussioni in età adulta, bisogna però stare attenti anche alle cure in quanto anche queste, se sbagliate, potrebbero creare dei danni a volte irreversibili.
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