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Olio essenziale di prezzemolo e basilico: un antibatterico naturale

Olio essenziale di prezzemolo e basilico

Basilico e prezzemolo, due erbe aromatiche presenti nella dieta mediterranea, possiedono un proprietà battericida, sono quindi in grado di uccidere i batteri. Nel corso di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa e di Pavia, in collaborazione con alcuni collegi tunisini della University of Monastir e il Water Research and Technologies Center, si è scoperto che l'olio essenziale di prezzemolo e l'olio essenziale di basilico agiscono come un antibatterico naturale. Alcuni dettagli su questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Microbial Pathogenesis (Chemical composition and antibiofilm activity of Petroselinum crispum and Ocimum basilicum essential oils against Vibrio spp. strains - Doi: 10.1016/j.micpath.2015.11.004).

Prima di riportare alcuni dati dello studio scientifico vediamo di capire cosa è un olio essenziale, si tratta di un prodotto ottenuto dall'estrazione delle "essenze" contenute nella maggior parte dei casi in un erba aromatica (sono molto pochi gli oli essenziali di origine animale), nello studio sono state estratte le essenze di Petroselinum crispum (prezzemolo) e Ocimum basilicum (basilico). Per la produzione di un olio essenziale di solito si utilizza la distillazione in corrente di vapore.

Adele Papetti, coordinatrice dello studio e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell'Università di Pavia, spiega che per valutare le proprietà antibatteriche degli oli essenziali di prezzemolo e basilico essi sono stati applicati su alcuni ceppi di batteri patogeni del genere "vibrio" (dei batteri Gram-negativi asporigeni e privi di capsula). Tra i batteri vibrioni uno dei più noti è probabilmente il Vibrio cholerae, agente eziologico del colera. In una prima fase sono stati isoltai alcuni ceppi di batteri in campioni di acqua di mare e frutti di mare crudi o poco cotti (la scelta non è stata casuale, è infatti noto che c'è un alto rischio di contrarre il colera mangiando cibi crudi o poco cotti e, in particolare, i frutti di mare). La proprietà battericida dei due oli essenziali è stata valutate sotto diversi aspetti; applicando direttamente le sostanze sulle superfici contaminate si è osservato l'effetto diretto sui batteri e la capacità di limitarne la proliferazione, si è inoltre osservata la capacità nel disgregare la formazione di un biofilm batterico che crea un ambiente ottimale per il microorganismo.

Guido Flamini, co-autore dello studio e ricercatore presso l'Università di Pisa, evidenzia che dai dati raccolti si è potuto constatare che entrambi gli oli essenziali sono stati in grado di inibire la crescita dei microorganismi coltivati in vitro, dei due, l'olio essenziale di basilico ha mostrato un'attività antibatterica leggermente maggiore. Su 41 ceppi di vibrio esaminati, in 18 casi gli oli essenziali sono stati anche in grado di provocare la disgregazione, e in alcune situazioni inibire la formazione,del biofilm che contribuisce alla proliferazione e la crescita dei batteri.

Dall'analisi chimica delle due erbe aromatiche si è successivamente scoperto che i composti antibatterici presenti nell'olio essenziale di prezzemolo sono 26, corrispondenti al 98,3 per cento del totale, mentre quelli dell'olio essenziale di basilico sono ben 48, corrispondenti al 99,1 per cento del totale. Gli esperti concludono che per ottenere questo antibatterico naturale bisogna attenersi alla composizione chimica ottenuta nel corso dello studio, per cercare di ottenere degli oli essenziali simili sarà inoltre opportuno stabilire uno specifico protocollo colturale e, per le specie che lo consentono, partire da piante propagate vegetativamente (che differiscono da quelle propagate da seme).

Sebbene in questo studio si è parlato di oli essenziali di basilico e prezzemolo, queste due erbe aromatiche possono dare dei benefici anche quando introdotte nella normale alimentazione dove i quantitativi delle sostanze antibatteriche sono decisamente inferiori rispetto all'estratto dell'essenza. Vediamo di approfondire l'argomento con due piccole schede, una dedicata ai benefici del prezzemolo e l'altra che ha l'obiettivo di ridimensionare una credenza che sta prendendo piede per via di un'informazione distorta relativa alla cancerogenicità dell'ocimum basilicum che porta molti a chiedersi se il basilico fa male.

Il prezzemolo: proprietà benefiche del petroselinum crispum

Il prezzemolo (petroselinum crispum) è una pianta aromatica che ha una vita di circa due anni se coltivata mentre è perenne se selvatica. Quando le foglie di prezzemolo vengono cotte possono avere un sapore non gradevole e risultano essere più indigeste, di solito vengono infatti aggiunte fresche a numerosi cibi al fine di donare un piacevole aroma caratteristico. Per evitare l'ossidazione delle foglie si consiglia di strapparle dal gambi appena colti per poi riporle, ben asciutte, sul piatto che si vuole guarnire. Per non rovinare il sapore finale del piatto, e non perché ci potrebbero essere dei problemi per la salute,si consiglia inoltre di non esagerare con il quantitativo.

Alcune persone pensano che questa pianta possa essere tossica o addirittura cancerogena, il mito nasce dal fatto che in passato il prezzemolo veniva utilizzato come sostanza abortiva. Di per se un normale consumo di prezzemolo non crea nessun problema per la salute e non è una sostanza abortiva, per essere utilizzata a tale scopo bisogna utilizzare una grandissima quantità di foglie per fare un decotto, la sua ingestione in questa forma può favorire la contrazione contrazioni della muscolatura liscia come ad esempio quella dell'utero. Anche in gravidanza si può quindi stare tranquilli perché per provocare un aborto bisognerebbe ingerire un quantitativo molto elevato di foglie.

Le foglie di prezzemolo sono presenti in numerosi piatti della dieta mediterranea e le proprietà sono numerose, esse sono utilizzate ad esempio come diuretico (grazie all'alto contenuto di potassio e un'altra sostanza nota come aposide) o come decongestionante, sono inoltre utili nei casi in cui si soffre frequentemente di calcoli renali, se si hanno problemi di ritenzione idrica o in caso di cellulite; i semi di prezzemolo sono inoltre un ottimo digestivo.

Il basilico fa male? quando il basilico può essere cancerogeno

In giro potreste aver sentito dire che il basilico fa male e potrebbe essere addirittura un erba aromatica cancerogena, la notizia ha una base di verità ma bisogna fare una precisazione. Il tutto nasce da una scoperta fatta per caso nel 1999 dal Centro di Biotecnologie di Genova, nella ricerca si era scoperto che le piante di basilico piccole, quando sono più basse di 8-10 centimetri, possono contenere una concentrazione abbastanza elevata di metileugenolo, una sostanza cancerogena per la quale sono stati fissati dei limiti alimentari e cosmetici da parte degli organi preposti. Il metileugenolo è un fenilpropanoide dell'eugenolo che serve alla pianta di basilico quando è piccola per difendersi dai batteri e dagli insetti. Quando cresce, si parla quindi di piantine più grandi di 10 cm, il basilico "perde" il metile è diventa quindi innocuo. La cancerogenicità del basilico dipende quindi dall'altezza della piantina, ovviamente se si dovesse mangiare ad esempio un pesto alla genovese fatto con delle foglie di basilico di una piantina piccola non vuol dire che ci si ammalerà sicuramente di cancro, aumenta solo la probabilità di contrarre la malattia. Ovviamente se questo avviene saltuariamente avrà un peso diverso rispetto a una dieta dove è presente tutti i giorni. Per chi vuole stare tranquillo, magari perché hanno altri casi in famiglia di tumori, si consiglia comunque di consumare delle foglie di basilico strappate da piantine più grandi di 10 cm.


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