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Dormire poco e male non aiuta il cuore

Dormire poco e male non aiuta il cuore

Riposare bene è fondamentale per vivere meglio la giornata ma non solo, numerosi studi hanno rilevato che quando si dorme poco e male non si innescano particolari processi che contribuiscono a migliorare la salute generale dell'organismo. Un nuovo studio allunga la lista dei benefici di un buon riposo, un gruppo di ricercatori olandesi ha scoperto che dormire bene aiuta a mantenere il cuore in forma al pari di altri stili di vita sani quali: attività fisica, dieta sana, assunzione limitata di alcolici e assenza di fumo. I risultati dell'indagine sono stati pubblicati sull'European Journal of Preventive Cardiology (Sufficient sleep duration contributes to lower cardiovascular disease risk in addition to four traditional lifestyle factors: the MORGEN study - doi: 10 1177 / 2047487313493057).

I risultati sono frutto di uno studio che ha coinvolto quasi 18 mila volontari (8.128 uomini e 9.759 donne), con un'età compresa tra i 20 e i 65 anni, senza malattie cardiovascolari al momento dell'inizio dell'indagine. I partecipanti sono stati seguiti per un periodo variabile che andava dai 10 ai 14 anni. Durante questo lasso di tempo, i ricercatori hanno monitorato le loro condizioni di salute e registrato numerose informazioni relative agli stili di vita che seguivano. Come era intuibile, le persone con gli stili di vita più "salutari" avevano un minor rischio di patologie di tipo cardiovascolare (infarti, ictus, ecc.): grazie ad un'alimentazione sana si può abbassare la probabilità di malattie del 12 per cento, una vita attiva (che può consistere anche nel camminare almeno per mezz'ora tutti i giorni) contribuisce a ridurre del 26 per cento il rischio di eventi fatali e non fumare riduce il rischio del 43 per cento. Oltre a questi fattori i ricercatori hanno però individuato un quinto elemento, il sonno.

Le persone coinvolte nello studio che dormivano bene per almeno sette ore a notte avevano un rischio di malattie cardiovascolari ridotto, mediamente, del 22 per cento. Si è inoltre scoperto che dormire bene contribuisce a ridurre del 43 per cento la probabilità di eventi fatali in generale. In base ai dati raccolti, gli esperti evidenziano che dormire bene proteggerebbe cuore e vasi tanto quanto non fumare.

Monique Verschuren, coordinatrice dello studio, spiega che le persone che seguono un'alimentazione sana, non hanno una vita sedentaria, non fumano e consumano alcolici in maniera moderata, riducono del 57 per cento il rischio di infarti e addirittura del 67 per cento la probabilità di ictus mortali. Se però, oltre a questi fattori, si aggiunge anche un buon riposo la probabilità di malattie scende ancora: il rischio di infarti diminuisce del 65 per cento e quello di ictus mortali scende dell'83 per cento. L'esperta evidenzia che precedenti studi avevano già correlato il dormire poco e male a una maggiore incidenza di sovrappeso e obesità, ipertensione, colesterolo e trigliceridi alti, un buon riposo andrebbe quindi inserito nella lista degli stili di vita da seguire al fine di mantenere cuore e vasi in salute.

Quante ore si dovrebbe dormire? I dati raccolti in questo studio sembrano confermare il numero di ore evidenziate in altre ricerche: 7 ore. Nello studio olandese si è rilevato che le persone che dormono mediamente meno di 7 ore, svegliandosi al mattino non abbastanza riposati, presentano un rischio di malattie cardiovascolari del 63 per cento più alto rispetto a chi dorme almeno 7 ore svegliandosi dopo un buon riposo ristoratore. Gli esperti fanno però notare che non tutte le persone hanno bisogno di 7 ore, per alcuni individui sono sufficienti anche meno ore, l'importante è che la qualità dl sonno sia buona (un sonno più breve ma profondo per alcune persone è sufficiente per rigenerare l'organismo).


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