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Fino a che mese è importante allattare al seno?

Fino a che mese allattare al seno?

Tutti conoscono l'importanza del latte materno, ma fino a che mese è importante allattare al seno? Stando ai risultati di un recente studio i benefici maggiori riguardano i primi mesi di vita del bambino, poi già dopo il sesto mese iniziano a diminuire. L'allattamento esclusivo al seno nei primi mesi di vita da notevoli vantaggi, in particolar modo per quanto riguarda la protezione dalle malattie, se però si analizzano i vantaggi sul lungo periodo questi sono molto minori. Questa è la conclusione di uno studio revisionale i cui risultati sono stati riportati in un documento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Per i primi sei mesi di vita (26 settimane), quando possibile, tutti i bambini dovrebbero essere allattati esclusivamente con latte materno. Il latte materno è in assoluto il miglior alimento per i neonati, grazie a questo i piccoli hanno tutti i nutrienti di cui hanno bisogno nella prima fase della loro vita. Anche se il latte artificiale negli ultimi anni è migliorato notevolmente, avvicinandosi molto al latte materno dal punto di vista nutrizionale, rispetto a quest'ultimo non contiene tutta una serie di di sostanze bio-attive e immunologiche fondamentali sia per proteggere il bambino da eventuali infezioni batteriche e virali, sia per favorire lo sviluppo intestinale.

I due ricercatori Bernardo Horta e Cesar Victora, dell'Universidade Federal de Pelotas (Brasile), hanno esaminato più di 60 studi sui vari effetti dell'allattamento al seno sul lungo periodo (Evidence on the long-term effects of breastfeeding - Systematic reviews and meta-analysis). Dall'indagine è emerso un aspetto già evidenziato in uno studio precedente: eventuali protezioni sul fronte della pressione del sangue, del tasso di colesterolo o dell'obesità valgono in maniera abbastanza marcata per il periodo dell'infanzia e dell'adolescenza, nell'età adulta questi "vantaggi" risultano però molto più attenuati.

Esaminando i risultati degli studi per singolo sintomo, i ricercatori non hanno rilevato particolari differenze tra i bambini allattati con il latte materno e quelli allattati con il latte artificiale. L'incidenza di patologie come il diabete di tipo 2, il tasso di colesterolo e la pressione sanguigna non era molto differente tra i due gruppi. Per quanto riguarda l'obesità, i bambini allattati al seno presentavano un tasso minore (variabile dal 24 al 12 per cento), un dato ricavato dall'analisi degli studi ritenuti più attendibili.

Uno degli effetti positivi ritenuti indiscutibili riguarda il quoziente intellettivo, i ricercatori evidenziano che l'allattamento al seno ha senza dubbio un effetto sul Q.I.. Si parla comunque di un incremento modesto, un valore compreso tra 3,5 e 1,5, di cui non si conosce ancora la reale causa.

Tornando alla domanda di apertura, fino a che mese è importante allattare al seno, è consigliabile allattare esclusivamente al seno almeno fino al sesto mese. Dopo i sei mesi di età il latte materno necessita di essere integrato con alimenti solidi, esso coprirà comunque (se ancora presente) circa il 25 per cento del fabbisogno calorico quotidiano almeno fino al compimento dell'anno. Dopo i 12 mesi, quando il bambino mangia un po' di tutto, il latte materno si potrebbe anche eliminare. In conclusione non esiste un periodo preciso per smettere di allattare, ma esiste un periodo (i primi sei mesi di vita del bambino) dove, salvo particolari problemi (determinate patologie, ragadi, ingorghi, mastiti o nel caso in cui il latte non arriva), è consigliato allattare.


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