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Il sale, un antidepressivo che da dipendenza

Il sale, un antidepressivo che da dipendenza

Il sale per uso alimentare (il sale marino, ricavato per evaporazione dell'acqua di mare oppure il salgemma, estratto dalle miniere di sale) sembrerebbe avere effetti benefici sul nostro umore, agisce come antidepressivo naturale ma allo stesso tempo crea una sorta di dipendenza analoga a quella della droga. Questa è la conclusione di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della University of Iowa (USA) i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Physiology & Behavior (Marzo 2009).

Gli esperti spiegano che in base ai dati raccolti il sale è in grado di migliorare l'umore delle persone ed è per questo motivo che, pur sapendo che un abuso potrebbe far male, molti ne fanno un largo uso. Mangiare troppo sale può contribuire ad alzare la pressione con un conseguente rischio di cardiopatie, una dieta priva di sale potrebbe però favorire una depressione psicologica, almeno stando a quanto comunicato dai ricercatori.

Le conclusioni dello studio sono frutto di una serie di esperimenti condotti su alcune cavie alimentate inizialmente con una dieta normale e successivamente priva di sale. Kim Johnson, psicologa e coordinatrice della ricerca, spiega che le cavie private del sale presentavano dei comportamenti anomali: si isolavano dal gruppo e evitavano le normali attività come il gioco. L'esperta spiega che i comportamenti che per le cavie erano piacevoli nel periodo in cui gli veniva fornita una dieta normale, con un'alimentazione priva di sale non riscuotevano lo stesso gradimento. Questo comportamento fa ipotizzare che la carenza di sale e il desiderio legato ad esso possa portare a uno dei sintomi chiave associati alla depressione.

Dall'osservazione dei comportamenti delle cavie i ricercatori spiegano che il sale potrebbe dare assuefazione. Nel periodo in cui le cavie non venivano alimentate con il sale si sono osservati dei cambiamenti comportamentali simili a quelli indotti dalla mancanza di droghe.

Questa non è la prima volta che Kim Johnson analizza l'effetto del sale sull'organismo. Secondo l'esperta l'evoluzione potrebbe aver svolto un ruolo importante nel nostro rapporto con il sale e spiega che il nostro corpo ha bisogno di sodio per funzionare correttamente. Attualmente non si conosce con precisione la quantità di sale indispensabile per evitare problematiche connesse alla salute, ogni individuo ha una necessità differente.

In base ad alcune indagini il consumo medio di sale per individuo è di 10 grammi al giorno, un quantitativo sicuramente superiore a quello raccomandato stimato intorno ai 4 grammi anche se, secondo alcuni esperti, sarebbero sufficienti solo 2 grammi.


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