Diabete, girovita in aumento per gli italiani
Stare attenti alla linea e ridurre il girovita non è solo un fattore estetico ma ci consente di prevenire patologie come il diabete di tipo 2. Osservando gli ultimi dati sulla circonferenza addominale della popolazione europea, e quella occidentale in generale, si notano dei numeri preoccupanti, in Francia è cresciuta del 26 per cento, in Spagna del 35 per cento e in Germania del 20 per cento. Secondo i dati dell'Osservatorio epidemiologico cardiovascolare italiano anche nel nostro paese è presente questo fenomeno, negli ultimi anni si è registrato un incremento del 35 per cento della circonferenza addominale.
L'allarme su questo fenomeno è stato lanciato dalla Fand, l'Associazione Nazionale dei Diabetici, in occasione della giornata mondiale del diabete (4 ottobre 2007 - Roma) che con lo slogan "- cm + km = più Vita" ha dato il via ad una serie di attività dedicate alla prevenzione del diabete di tipo 2.
L'associazione evidenzia una certa preoccupazione in merito all'aumento degli italiani in sovrappeso, stando ai dati riguarda 36,5 per cento degli italiani adulti e il 23 per cento dei bambini. Dall'analisi del BMI (body mass index) dell'Osservatorio Nutrizionale di medici e pediatri di Simg e Fimp, l'obesità colpisce invece il 14,2 per cento della popolazione pediatrica e il 14,5 per cento di quella adulta.
L'eccesso ponderale, una patologia multifattoriale che coinvolge non solo gli aspetti nutrizionali ma anche il corpo nella sua totalità, riguarda il 37 per cento dei bambini e il 51per cento degli adulti. Nel nostro paese i dati più preoccupanti si registrano al sud dove il problema colpisce il 41,8 per cento della popolazione pediatrica e il 56,2 per cento di quella adulta. Il centro e il nord non sono comunque indenni dagli eccessi ponderali che colpiscono quasi un terzo dei bambini e più del 45 per cento degli adulti.
Riccardo Vinieri, presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid), ha spiegato che circa il 4,5 per cento della popolazione italiana, assistita dal sistema sanitario nazionale, è malato di diabete. L'esperto spiega però che il dato è sottostimato poiché esiste una quota di persone, pari a circa 1 milione, che è malato senza sapere di esserlo.
Negli ultimi anni la quota delle persone malate di diabete di tipo 1 è rimasta sostanzialmente stabile, lo stesso non si può dire per quelle colpite dal diabete di tipo 2, legato soprattutto al sovrappeso e all'obesità. Nel giro di 10 anni, infatti, questi malati sono passati dal 2,7 per cento nel 1997 al 4,1 per cento di oggi. Secondo l'Oms, se si continua in questo modo, tra vent'anni sarà diabetico quasi un italiano su dieci.
In base al rapporto dell'osservatorio Arno Diabete, una persona con diabete costa al Ssn 2.589 euro l'anno, di cui il 50 per cento destinato ai ricoveri causati da complicanze, il 32 per cento a farmaci e il 20 per cento a prestazioni specialistiche.
Ormai si sa che obesità e diabete di tipo 2 sono fortemente correlati. L'obesità è una condizione medica cronica e potenzialmente grave che spesso precede e si associa allo sviluppo di altri fattori di rischio cardiometabolico e che può portare allo sviluppo del diabete di tipo 2 e della dislipidemia. Vinieri conclude evidenziando che il diabete di tipo 2 può essere sconfitto con la prevenzione su corretti stili di vita e una gestione integrata dell'assistenza. Diversamente si rischia di far esplodere la spesa sanitaria pubblica.
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