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Costellazione Scorpione (Scorpius) - La costellazione dello Scorpione (in latino Scorpius, genitivo Scorpii, abbreviata in Sco) è una delle 34 costellazioni equatoriali

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Costellazione: Scorpius

Costellazione Scorpione (Scorpius)

La costellazione dello Scorpione (in latino Scorpius, genitivo Scorpii, abbreviata in Sco) è una delle 34 costellazioni equatoriali e appartiene al gruppo delle costellazioni zodiacali. Il periodo migliore per osservarla è l'estate. Culmina al meridiano intorno alle ore 22 del 3 luglio e ha un'estensione di 497 gradi quadrati. La stella alfa è Antares.

Coordinate celesti (sistema equatoriale)
Declinazione centrale: 18 hrs, 30 min
Ascensione Retta centrale: -30°
costellazione dello Scorpione

Suggestiva costellazione, situata nella Via Lattea, è sicuramente fra le più belle nel cielo boreale. La sua ottimale posizione le garantisce una moltitudine di oggetti da osservare al suo interno. Mitologicamente possiamo ricordare che lo scorpione rappresenta l'animale che uccise Orione col suo pungiglione velenoso. Infatti la costellazione di Orione tramonta quando sorge quella dello Scorpione.

Stelle della costellazione e altri copri celesti

alfa Scorpii (Antares), distante 330 a.l., è una supergigante rossa grande 300 volte il diametro del Sole. È una variabile semiregolare, che fluttua tra mag. 0.9 e 1.1 con un periodo medio di circa 5 anni. Antares ha una compagna blu, tanto stretta che per vederla sono necessarie un'apertura di almeno 75 mm e perfette condizioni atmosferiche.

beta Sco (Graffias, il granchio), distante 540 a.l., è una doppia formata da due stelle bianco-azzurre di mag. 2.6 e 4.9, separabili anche col più modesto telescopio.

delta Sco (Dschubba), mag. 2.3, una stella bianco-azzurra distante 70 a.l.

epsilon Sco, mag. 2.3, è una gigante arancio distante 70 a.l.

theta Sco, mag. 1.9, una supergigante bianco-gialla distante 910 a.l.

lambda Sco (Shaula, il pungiglione), mag. 1.6, è una stella bianco-azzurra distante 270 a.l.

nu Sco, distante 550 a.l., è una stella quadrupla simile alla famosa Doppia doppia in Lyra. Con un piccolo telescopio, nu Scorpii appare come una doppia larga, con componenti bianco-azzurre di mag. 4.0 e 6.3. Con un telescopio di 75 mm e un forte ingrandimento si può vedere che la stella più debole è una doppia stretta di mag. 6.8 e 7.8. La stella più brillante è una doppia ancora più stretta, di mag. 4.4 e 6.4, separabile con un'apertura di 150 mm.

xi Sco, distante 85 a.l., è una celebre stella multipla. I piccoli telescopi la mostrano come una stella bianca di mag. 4.2 con una compagna arancio di mag. 7.2; nello stesso campo visivo si nota una coppia più debole, chiamata Struve 1999, composta di due stelle di mag. 7.2 e 8.0, gravitazionalmente connesse a xi Scorpii. A prima vista xi Scorpii sembra quindi un'altra Doppia doppia. Ma la stella più brillante è essa stessa una doppia stretta, costituita da due stelle identiche di mag. 4.9 che orbitano l'una intorno all'altra con un periodo di 46 anni. Nel 1976, quando si trovavano alla massima distanza, erano separabili con un'apertura di 100 mm, ma verso il 1997, quando la distanza era minima, era impossibile separarle con i telescopi per dilettanti.

M 4 (NGC6121) è un grande ammasso globulare di 7º magnitudine, visibile con un binocolo. Con un telescopio di 100 mm si possono rilsolverne le singole stelle e notare una barra di stelle attraverso il centro dell'ammasso. M 4 è più disperso di altri ammassi globulari e non ha una forte concentrazione centrale. Distante 7,500 a.l., è uno degli ammassi globulari più vicini a noi.

M 6 (NGC 6405), distante 1,300 a.l., è un ammasso stellare di 6º magnitudine, facilmente visibile con un binocolo, che copre un'area all'incirca uguale a quella della Luna piena. È formato da circa 50 stelle disposte in catene radiali. La stella più brillante dell'ammasso è una gigante rossa variabile irregolare chiamata BM Sco, che varia tra 6º e 8º magnitudine.

M 7 (NGC 6475), distante 800 a.l., è un brillante ammasso stellare, visibile a occhio nudo, con un diametro apparente due volte quello della Luna. Le sue stelle, una cinquantina, sono facilmente risolubili con un binocolo o un piccolo telescopio; le più brillanti sono di 6º magnitudine e appaiono disposte in catene.

M 80 (NGC 6093), distante 36,000 a.l., è un piccolo ammasso globulare, visibile con un binocolo o un piccolo telescopio, che appare simile alla testa di una cometa.

NGC 6231, distante 6,000 a.l., è un grande ammasso di circa 120 stelle, visibile a occhio nudo, che si trova in una ricca zona della Via Lattea, che vale la pena di esplorare con un binocolo. Le stelle più brillanti del gruppo sono di 6º magnitudine e somigliano a Pleiadi in miniatura. Fa parte di questo ammasso anche zeta1 Scorpii, una supergigante blu di mag. 4.7. NGC 6231 è connesso con un più vasto ammasso aperto di stelle più deboli, chiamato H 12, visibile con un binocolo, che si trova 1° a nord. La catena di stelle che collega NGC 6231 e H 2 forma uno dei bracci di spirale della nostra Galassia.


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