Esplorazione di Marte, inviata la sonda Phoenix Mars Lander
La sonda spaziale Phoenix Mars Lander, diretta verso Marte alla ricerca di tracce di vita sul pianeta, è partita dalla Florida il 4 agosto 2007 alle 5.26 del mattino, le 11.26 in Italia, a bordo di un vettore Delta prodotto dalla Boeing.
La Phoenix, dopo un viaggio di circa nove mesi durante i quali percorrerà 679 milioni di chilometri, atterrerà sul Polo Nord di Marte il 25 maggio del 2008 dove per la prima volta si procederà con la perforazione del permafrost, un substrato gelato la cui temperatura rimane inferiore a 0°C per almeno due anni consecutivi. Durante questa missione, grazie ad un braccio meccanico, saranno raccolti numerosi campioni per poi essere analizzarli sul posto grazie all'ausilio di strumenti di ricerca mai utilizzati su Marte.
Il braccio meccanico montato sulla sonda Phoenix Mars Lander ha una lunghezza di 2,35 metri ed è in grado di scavare fino alla profondità di un metro. Attraverso gli strumenti presenti sulla Phoenix si analizzerà poi la composizione del permafrost marziano alla ricerca di molecole di carbonio e idrogeno. Se il pianeta può supportare la vita, o in passato c'è comunque stata, il suo terreno e l'atmosfera dovrebbero mostrare segni della sua presenza. Analogamente a come avviene per l'aria che noi tutti respiriamo che possiede più biossido di carbonio e meno ossigeno di quella che inspiriamo, il respiro "combinato" di tutti gli esseri viventi su un pianeta, modificherà la sua atmosfera. Se esiste vita su un pianeta, i cambiamenti che essa induce, saranno rilevabili anche a grande distanza, nel caso di vita precedente questi elementi potrebbero essere rinvenuti durante la trivellazione del permafrost.
Alcune informazioni sulla Phoenix Mars Lander
La sonda Phoenix Mars Lander, che fa parte di una missione spaziale costata 420 milioni di dollari, è stata fabbricata dal gruppo Lockheed Martin, pesa 350 chili, 55 dei quali in strumenti scientifici. La Phoenix opererà per circa 90 giorni sul Polo Nord del pianeta rosso dove le temperature sono comprese tra -73°C e - 33°C.
L'analisi del materiale recuperato attraverso il braccio meccanico verrà eseguita attraverso dei microforni presenti sulla sonda. I campioni prelevati dal suolo marziano saranno inseriti in dei forni che, una volta raggiunta una certa temperatura (circa 982°C), libereranno elementi volatili analizzati attraverso dei sensori in grado di determinare la presenza di vapore acqueo e anidride carbonica. Questi forni permetteranno di determinare anche la presenza di minerali e di ghiaccio. Uno strumento analizzerà accuratamente i gas emessi per identificare la presenza eventuale di composti organici.
Fra i vari strumenti a bordo della sonda ce n'è anche uno in grado di esaminare piccole particelle grandi 16 micrometri. Misurerà la conducibilità elettrica e la conducibilità termica delle particelle tramite una sonda inclusa nel braccio robot.
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