La sonda MRO entra nell'orbita di Marte
Nuove notizie arrivano dal Pianeta Rosso, la sonda Nasa Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) è finalmente entrata nell'orbita di Marte dopo un viaggio di quasi 500 milioni di chilometri. A bordo della piccola navicella spaziale è presente il radar dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), ShaRad.
Il Radar Shallow Subsurface Radar (ShaRad) è stato progettato appositamente per studiare l'interno dei poli di Marte. Questo sofisticato strumento è nato da un progetto dell'Asi sviluppato in collaborazione con il dipartimento Infocom della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma, la costruzione è stata invece affidata all'Alenia Spazio, una società di Torino che si occupa della progettazione, costruzione, integrazione e prove di sistemi spaziali per diversi campi d'applicazioni.
ShaRad opera utilizzando onde radio con frequenze comprese tra i 10 e 30 Mhz, questo strumento è in grado di studiare i vari strati di ghiaccio e roccia dei poli, inoltre, qualora fosse presente, è in grado di individuare la presenza di acqua allo stato liquido. Nel caso si rilevasse una quantità d'acqua sufficientemente prossima alla superficie, questa potrebbe essere utilizzata nelle future missioni spaziali.
Jim Graf, responsabile di questo progetto, ha affermato di essere molto soddisfatto di come sta proseguendo la missione. La sonda Mars Reconnaissance Orbiter ha superato senza danni una fase critica che era stata fatale a altre due sonde inviate dalla Nasa. Inizialmente MRO seguirà una traiettoria ellittica, nel giro di sette mesi dovrebbe abbassarsi progressivamente rispetto alla superficie marziana fino ad assumere una traiettoria circolare, verso novembre inizierà poi la raccolta e la trasmissione di numerosi dati utili per le future missioni verso Marte.
Questa missione, iniziata il 12 Agosto 2005, vede impegnato il veicolo più costoso mai mandato verso un altro pianeta, la sonda Mars Reconnaissance Orbiter si affiancherà ora alle altre due sonde americane che stanno raccogliendo informazioni sul Pianeta Rosso, Spirit e Opportunity.
Per quattro anni la nuova navicella ruoterà intorno a Marte, gli scienziati sperano di poter ricevere nuovi interessanti dati come ad esempio lo spessore delle calotte polari così da consentire la valutazione della riserva d'acqua in esse presenti. Il compito della sonda si dividerà in due fasi, inizialmente, fino al novembre del 2008, verrà utilizzata per la raccolta di dati, successivamente servirà da satellite per le telecomunicazioni.
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