Collirio occhi per curare le malattie neurodegenerative
Uno speciale collirio per gli occhi a base di Nfg potrà essere adoperato nella terapia per la cura di alcune malattie neurodegenerative. Un gruppo di ricercatori dell'Ibcn-Cnr (Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia del Cnr) ha dimostrato, in una sperimentazione condotta su un modello animale, che poche gocce negli occhi di uno speciale collirio possono aiutare il cervello a rimanere in salute. Grazie al fattore di crescita neuronale (Nfg), che è alla base del farmaco, si innesca un processo che induce le cellule progenitrici presenti nel cervello a produrre nuovi neuroni. I risultati della sperimentazione sono stati pubblicati sull'European Journal of Neuroscience (Ocular nerve growth factor administration counteracts the impairment of neural precursor cell viability and differentiation in the brain subventricular area of rats with streptozotocin-induced diabetes - doi: 10 1111 / ejn 12854 - Luglio 2015).
Paola Tirassa, coordinatrice dello studio, spiega che questa scoperta potrebbe rivoluzionare il trattamento delle patologie neurodegenerative, il collirio potrebbe essere infatti utilizzato in una serie di trattamenti non invasivi. Poche gocce contenenti il "Nerve growth factor" (Nfg) possono contrastare gli effetti del danno neuronale inducendo le cellule cerebrali progenitrici presenti nel cervello a produrre nuovi neuroni.
Non è la prima volta che si sente parlare di Nfg, il fattore endogeno responsabile della crescita e della riparazione delle cellule nervose è stato individuato per la prima volta dal premio Nobel Rita Levi Montalcini ed è largamente conosciuto per la sue proprietà neuroprotettive e rigenerative. I ricercatori dell'Ibcn-Cnr sono partiti da precedenti risultati in campo oftalmologico, si era infatti scoperto che il collirio è in grado di superare la barriera retinica e, direttamente e indirettamente, riesce a raggiungere le aree cerebrali. Nella sperimentazione condotta sugli animali il collirio Nfg si è dimostrato efficace nel contrastare gli effetti degenerativi causati da alcune malattie quali l'encefalopatia diabetica e l'infiammazione cronica, si è dimostrato inoltre efficace anche contro gli effetti derivanti dall'infiammazione cronica e da agenti chimici.
Questi nuovi risultati, oltre a consolidare le informazioni sull'efficacia dell'assunzione del fattore di crescita nervoso tramite terapia oculare, aiutano a capire meglio i meccanismi biologici alla base di questa "rinascita" cellulare. Nella sperimentazione si è osservato che il collirio Nfg agisce direttamente su una particolare area del cervello, la zona subventricolare dei ventricoli laterali, considerata la più ricca sorgente di precursori neuronali (cellule non differenziate) nei mammiferi. Il processo che si innesca dopo la somministrazione del collirio favorisce la generazione di nuovi neuroni che vanno a rimpiazzare quelli lesionati.
Se i risultati saranno confermati anche sull'uomo si apriranno importanti prospettive nello sviluppo di terapie non invasive per le patologie neurodegenerative umane, il trattamento è infatti indolore e, in base ai dati attuali, privo di effetti collaterali.
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