Carcinoma del pancreas, scoperta una possibile cura
Il carcinoma del pancreas, una neoplasia che uccide il 95 per cento dei pazienti entro cinque anni dalla diagnosi, potrebbe essere indebolito rendendolo più sensibile alla chemioterapia. Un ricercatore italiano, Davide Melisi, ha scoperto che inibendo un particolare proteina (TAK-1) si può incrementare di circa 70 volte la sensibilità del tumore alla chemioterapia. Lo studio è stato presentato per la prima volta in occasione del il Congresso Europeo di Oncologia (Ecco-Esmo, Settembre 2009).
Davide Melisi, dopo quattro anni di ricerca e lavoro presso il M.D Anderson Center di Houston (Texas, USA) che gli hanno permesso di fare questa importante scoperta, tornerà ora in Italia e proseguirà il suo lavoro presso l'Istituto dei Tumori "Fondazione Pascale" (Napoli).
I quattro anni passati in America sono stati molto importanti in quanto Davide Melisi ha potuto lavorare al fianco di James Abbruzzese, considerato uno dei leader mondiali nella ricerca sul tumore del pancreas. Per il momento Davide Melisi ha sperimentato solo su alcuni animali da laboratorio l'efficacia dell'inibizione della proteina Tak-1. L'esperto spiega che modificando le cellule tumorali del pancreas e inibendo la proteina Tak-1 il tumore diventa molto più sensibile all'azione della chemioterapia. Durante lo studio si è anche messo a punto un farmaco in grado di inibire la proteina Tak-1 utile per poter iniziare lo studio clinico di fase I, una fase di sperimentazione che dovrebbe essere condotta presso il Pascale.
Per condurre lo studio sugli animali sono stati utilizzati tre diversi farmaci chemioterapici in combinazione che, grazie all'inibitore della Tak-1, sono riusciti a far calare di 70 volte la resistenza del tumore. In parole povere, grazie all'inibitore della proteina Tak-1 si possono somministrare delle dosi 70 volte più bassa di chemioterapico ottenendo la stessa riduzione della massa tumorale che si avrebbe somministrando una dose 70 volte maggiore ma in assenza dell'inibitore della proteina. I topi trattati con l'inibitore hanno inoltre raddoppiato le aspettative di vita passando da circa 60 giorni a 120.
L'esperto conclude spiegando che ci vorranno ancora degli anni prima di poter commercializzare il farmaco. La scoperta è comunque molto importante e si spera che le fasi di sperimentazione proseguano il più velocemente possibile senza intoppi. Il cancro al pancreas è uno dei tumori più letali e per il momento non sono disponibili molte terapie, basti pensare che uno dei farmaci più importanti attualmente utilizzati per questa neoplasia è in grado di allungare la vita di 14 giorni.
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