Dalla mano si vedono i rischi cardiovascolari
Osservando il palmo della mano attraverso un test non invasivo è possibile acquisire informazioni utili sulla salute del paziente. Questa particolare tecnica consente di misurare i livelli di colesterolo sull'epidermide del palmo della mano. I dati raccolti, sono associati allo spessore delle pareti dei vasi arteriosi come la carotide, uno dei parametri normalmente usati per stimare il rischio cardiovascolare in individui asintomatici.
La notizia di questa tecnica che consente di effettuare un'analisi innovativa e non invasiva per il paziente è stata pubblicata in un articolo della rivista American Heart Journal. La ricerca che ha consentito tale scoperta è stata messa a punto dallo staff di James Stein della University of Wisconsin Medical School, Madison.
Oggi si sa che un elevato spessore delle pareti dei vasi arteriosi comporta una diminuzione di elasticità, di conseguenza diminuisce la capacità di trasportare il sangue, inoltre aumenta la possibile di presenza o di rottura di placche arterosclerotiche che implica un'ulteriore pericolo per la vita del paziente.
Può capitare che persone potenzialmente a rischio non sono consapevoli del possibile pericolo in quanto non si presentano dei sintomi evidenti. Per diagnosticare il problema in pazienti asintomatici, oggi vengono solitamente usati degli esami invasivi atti a misurare lo spessore della parete dell'arteria carotide.
Grazie a questa nuova tecnica messa a punto dai ricercatori americani, un eventuale rischio cardiovascolare può essere valutato molto più velocemente, con un costo molto ridotto e soprattutto in un modo non invasivo per il paziente.
Durante la sperimentazione del test sono stati esaminati 81 volontari con un età media di 56 anni ai quali non era stata diagnosticato in precedenza nessun problema cardiovascolare. Ai pazienti è stato spalmato sul palmo della mano una sostanza che reagendo a contatto del "colesterolo cutaneo" avrebbe assunto una colorazione di blu più o meno intensa a seconda del livello di colesterolo.
Il metodo di diagnosi si è rivelato molto preciso, più era alta la concentrazione cutanea di colesterolo, maggiore era lo spessore della carotide misurato col test standard invasivo. Secondo i ricercatori questo test permetterà quindi di sostituire la precedente tecnica di analisi per avere un'idea del rischio cardiovascolare di una persona.
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