Cervello e bugie
Se tu dicessi una bugia, afferma un nuovo studio, potrebbe essere il tuo stesso cervello a tradire la tua mancanza di sincerità. I ricercatori hanno rivelato la presenza di differenze evidenti nell'attività cerebrale a seconda che una persona dica la verità o menta.
Daniel Langleben ed i colleghi dell'Università della Pennsylvania hanno utilizzato le immagini ottenute con la risonanza magnetica (MRI) funzionale per studiare i cervelli di un gruppo di volontari sottoposti a quella che è conosciuta come "prova della verità". Nel test viene data ai partecipanti una carta da gioco, il cinque di fiori in questo caso, e gli viene detto di nasconderla in tasca e di negare di averla con se quando verrà loro chiesto. Successivamente, sotto l'occhio osservatore dello scanner MRI, un computer mostra l'immagine delle carte da gioco chiedendo al soggetto in esame se si trovi o meno in possesso della carta apparsa lampeggiante sullo schermo. "Certe sezioni del cervello, che esercitano un ruolo chiave nel fenomeno dell'attenzione, nell'osservazione e nel controllo degli errori, erano, in linea di massima, più attive quando i volontari mentivano piuttosto che quando dicevano la verità", riferisce Langleben.
I ricercatori ritengono che ci sia una reazione specifica del cervello legata all'inganno. Infatti, secondo Langleben, dal momento che le MRI funzionali sono in grado di fornire una misura più diretta dell'attività cerebrale rispetto a quelle poligrafiche, questo nuovo studio potrebbe rivelarsi un utile apporto alle tecniche di individuazione delle bugie.
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