Ingannare l'orologio biologico
- I trattamenti che permettono alle donne di partorire bambini sani dopo i quarant'anni -
Milioni di donne pianificano la loro vita sulla base di una qualche scadenza. E vi è solamente un certo periodo di tempo durante il quale possono dare alla luce un figlio in maniera in linea di massima sicura.
La prossima generazione di donne quarantenni avrà maggiori possibilità di riuscire a partorire in ritardo. I ricercatori sono riusciti a congelare gli ovuli di donne giovani e a scongelarli successivamente. Questa strada sembra essere molto promettente, finché non ne venga trovata un'altra che permetta la regressione della menopausa.
Le donne nascono già con tutti gli ovuli che avranno durante la loro intera vita. Durante la pubertà il 95 percento di questi viene perduto. Il resto scema rapidamente tra i 30 e i 40 anni. All'età di 50 anni gli ovuli di una donna sono praticamente terminati.
Ma cosa accadrebbe se il tempo venisse alterato? Cosa accadrebbe se ci fosse una pillola per fermare il rilascio degli ovuli, che verrebbe ripreso una volta interrotta la sua somministrazione?
Questo è esattamente ciò che Roger Gosden, ricercatore sull'infertilità all'Università McGill a Montreal, sta attualmente ricercando e ottenendo. "Questa potrebbe persino ritardare la menopausa fino ai 60 anni, questa è la teoria".
Al Massachusetts General Hospital, John Tilly, il direttore del Vincent Center for Reproductive Biology, (Centro Vincent per la Biologia Riproduttiva) è riuscito a sospendere la menopausa nei topi.
Il concetto di base è che la menopausa derivi dalla perdita di ovuli dalle ovaie. "E se noi giungessimo a capire cosa causa il rilascio di ovuli e cosa ne causa la morte, quel giorno saremo in grado di arrestarne il corso e protrarre la funzionalità delle ovaie".
Per quanto riguarda i topi gli studiosi sono intervenuti facendo nascere delle cavie senza un particolare gene. "Abbiamo dei topi che possono essere considerati l'equivalente di una donna di cent'anni. E le loro ovaie sono ancora in grado di funzionare normalmente".
La ricerca nelle donne è molto lontana da questi risultati, ma i rivoluzionari trattamenti di fertilità hanno già portato un cambiamento nell'orologio biologico. "È il paziente a guidare lo scienziato nell'utilizzo delle sue tecniche" commenta il Dott. Jamie Grifo dell'università di New York. "Ed è questo che ci fa intraprendere imprese apparentemente folli, ma questo con lo scopo di aiutare concretamente le persone ad avere dei figli sani".
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