Terapia del dolore, imprecare aiuta a sopportare
Urlare e imprecare, in alcuni casi, potrebbe essere una valida terapia per il dolore in quanto sembrerebbe alzare la soglia di sopportazione fisica. Questa è la conclusione alla quale sono giunti un gruppo di ricercatori, coordinati da Richard Stephens, della Keele University's School of Psychology (Gran Bretagna). I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista NeuroReport (Luglio 2009).
Richard Stephens spiega che l'idea di questo studio è nata in seguito ad un incidente domestico capitatogli. Per valutare la sua intuizione 64 volontari sono stati sottoposti ad una prova di dolore, tutti i partecipanti dovevano immergere la mano in un secchio d'acqua ghiacciata. L'operazione è stata ripetuta due volte, in una erano liberi di imprecare mentre nell'altra potevano pronunciare solo parole neutre.
Il risultato è stato sorprendente, i ricercatori hanno osservato che quando si dicevano parolacce la sopportazione del dolore causato dall'acqua ghiacciata era maggiore, i volontari riuscivano a tenere la mano immersa per 2 minuti. Senza imprecare il tempo di sopportazione diminuiva quasi del 50 per cento, in questo caso i volontari riuscivano a tenere la mano immersa nell'acqua ghiacciata per un periodo medio di 1 minuto e 15 secondi.
In base ad una serie di rilevazioni, è stato monitorato anche il ritmo cardiaco, i ricercatori spiegano che con molta probabilità imprecare innesca non solo una reazione emotiva ma anche fisica. Quando i volontari erano liberi di dire le parolacce si rilevava un aumento del ritmo cardiaco, un fattore che potrebbe essere correlato ad una maggiore aggressività, circostanza che aumenta la resistenza al dolore.
Altri articoli correlati
Cerca nel sito
Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca