Proprietà del caffè: 2-3 tazzine riducono il rischio di cirrosi epatica
Fra le proprietà del caffè c'è anche quella di ridurre il rischio di cirrosi epatica, per avere dei benefici basterebbero anche due tazzine al giorno. Il legame tra consumo di caffè e minor rischio di cirrosi epatica è stato analizzato nel corso di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Duke-NUS Graduate Medical School e della National University di Singapore. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica americana Hepatology (Coffee, alcohol and other beverages in relation to cirrhosis mortality: the Singapore Chinese Health Study - DOI: 10.1002 /hep 27054 - Aprile 2014).
Per condurre lo studio i ricercatori hanno analizzato i dati di ben 63.275 volontari cinesi, con un'età compresa fra 45 e 74 anni, residenti a Singapore. I volontari non sono stati però scelti a caso, tutti quelli arruolati avevano infatti un alto rischio di sviluppare la cirrosi epatica (sia per eredità che per stili di vita). In fase di anamnesi i ricercatori hanno raccolto informazioni sulle abitudini alimentari, sugli stili di vita e sulla storia medica in generale. Tutti i volontari sono stati seguiti per un periodo medio di 15 anni.
Giunti al termine dello studio, ben il 24 per cento dei volontari era deceduto a causa della cirrosi epatica a un'età media di 64 anni. Analizzando tutte le informazioni raccolte si è così scoperto che le persone che assumevano giornalmente almeno 20 grammi di etanolo presentavano un rischio di mortalità per cirrosi più elevato rispetto ai non bevitori. I bevitori di caffè erano invece quelli che correvano un minor rischio di morte per epatite non virale legata a cirrosi.
George Goh Boon Bee, primo autore dello studio, spiega infine che i risultati raccolti hanno evidenziato un'altra proprietà del caffè. Il caffè, assunto in quantitativi moderati, migliorava la salute generale del fegato. Le persone che bevevano più caffè avevano una minore concentrazione di gamma glutamil transferasi (GGT o gamma GT) nel sangue, un indicatore dello stato di sofferenza epatica.
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