Lenti a contatto e problemi agli occhi per uso scorretto
Un uso scorretto delle lenti a contatto potrebbe danneggiare irreparabilmente l'occhio, in alcuni casi si può arrivare addirittura alla perdita della vista. Questo è l'allarme lanciato dalla SOI, Società Oftalmologica Italiana, intervenuta a Milano in occasione della presentazione dei dati di un'indagine condotta dalla Nextplora relativa ai cittadini italiani che utilizzano le lenti a contatto.
Oltre due milioni di italiani utilizzano lenti a contatto, in commercio ce ne sono diversi tipi: dalle lenti a contatto morbide usa e getta giornaliere a quelle semirigide (conosciute anche come lenti a contatto gas permeabili), dalle lenti a contatto colorate che consentono di dare una colorazione diversa all'iride alle lenti a contatto rigide, anche se queste ultime, ormai, stanno man mano lasciando spazio alle lenti a contatto semirigide.
In base ai dati raccolti dalla Nextplora i maggiori utilizzatori di lenti a contatto sono le donne, 65 per cento contro il 35 per cento degli uomini, hanno un'età compresa tra i 25 e i 34 anni e dichiarano di stare molto attenti al benessere personale e alla cura di se. Le lenti a contatto usate nella maggior parte dei casi sono morbide, mensili o quindicinali. Purtroppo, però, meno di due utilizzatori di lenti a contatto su 10 le curano come dovrebbe. Solo il 19 per cento degli intervistati ha dichiarato di pulire le lenti a contatto prima di riporle nel contenitore.
Antonio Mocellin, vicepresidente della Società Oftalmologica Italiana, spiega che una corretta procedura di pulizia è fondamentale per la conservazione della lente a contatto oltre che per la tutela della salute dell'occhio. "Massaggiare" la lente a contatto con la "soluzione unica" serve per ripulirla dalle proteine che vi si depositano con l'uso, in commercio esistono anche particolari soluzioni uniche antiproteiche. Un altro accorgimento importante è quello di sostituire i contenitori delle lenti ogni mese, una procedura che viene agevolata anche dal fatto che molti distributori di soluzioni uniche gli forniscono inclusi nella confezione.
Quanto appena detto è relativo alle lenti a contatto morbide che hanno una durata superiore al giorno, per quanto riguarda quelle giornaliere, one day, bisogna buttarle dopo l'uso anche se sono state usate solo per poche ore. Discorso diverso meritano invece le lenti a contatto semirigide, questa tipologia di lente sono meno soggette a rischio infezione, ciò nonostante è bene dedicarvi un'igiene scrupolosa.
Una cosa da evitare assolutamente è quella di lavare le lenti a contatto sotto l'acqua del rubinetto, sarebbe preferibile anche non farsi la doccia con le lenti a contatto. Gli esperti spiegano che con l'acqua corrente si potrebbe contaminare la lente. Pseudomonas, stafilococco, streptococco, candida e acantameba sono solo alcuni dei germi nemici dei portatori di lenti a contatto. Nella maggior parte dei casi l'infezione agli occhi è causata dall'acantameba, un germe che si può trovare nell'acqua del rubinetto e che, in concomitanza di una piccola abrasione nell'occhio, penetrando nell'organismo può provocare ascessi e cheratiti corneali irreversibili.
Un altro avvertimento per preservare la salute dell'occhio è quello di non fare gli stoici. Al primo segnale di sofferenza che l'occhio invia, è sempre meglio togliere le lenti a contatto e utilizzare gli occhiali. Nella maggior parte dei casi basta il buon senso per garantirsi una protezione del 90 per cento e oltre. Si consiglia inoltre di togliere le lenti almeno un'ora prima di andare a letto, lavarsi sempre le mani prima di maneggiarle evitando l'utilizzo delle saponette (dove si possono annidare i germi) ed utilizzando un dispenser di sapone liquido, infine, non pulite mai le lenti con la saliva. Un'altra abitudine da seguire è quella di portarsi con se il kit di emergenza (contenitore e un flaconcino da viaggio di soluzione unica ) e un paio di occhiali di riserva.
Per quanto riguarda il mare, sarebbero da preferire le usa e getta e bisognerebbe fare il bagno con gli occhialini perché la lente a contatto rischia di assorbire come una spugna le impurità dell'acqua del mare.
Gli esperti evidenziano che i danni irreparabili sono molto rari e riguardano prevalentemente i ragazzini. Come per qualsiasi altra patologia è in ogni modo preferibile prevenire, per questo motivo è importante rispettare queste regole semplici, ma cruciali, per la pulizia e l'utilizzo delle lenti a contatto.
Matteo Piovella, segretario della Soi, spiega che il loro obiettivo non è quello di fare del terrorismo, ma dare le giuste informazione per prevenire possibili problemi alla vista. In base agli ultimi dati (Marzo 2008), gli italiani che perdono un occhio per un'infezione da lente a contatto mal gestita sono circa 350 all'anno su oltre 2 milioni di utilizzatori.
Se si decide di utilizzare le lenti a contatto al posto degli occhiali, il primo passo è quello di rivolgersi al proprio oculista per scegliere le lenti più adatte e imparane il corretto utilizzo, dal modo di metterle alla corretta igiene per la conservazione. E' bene ricordare che non tutte le persone possono utilizzarle e questo lo può valutare solo il medico.
Dopo il via libera dell'oculista, bisogna abituarsi alla presenza di un corpo estraneo (la lente a contatto) e questa fase richiede un po' di tempo. Se non si procede gradualmente si potrebbero anche innescare dei meccanismi di rigetto, congiuntivi ed allergie molto gravi, fino alla perdita della vista anche in tutti e due gli occhi. Successivamente, è comunque consigliato un controllo oculistico ogni 6-12 mesi. Ricordatevi inoltre che in caso di infezione è bene recarsi immediatamente dal medico perché l'infiammazione evolve in 24-48 ore.
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