Il freddo aiuta a perdere peso
Per chi vuole perdere peso anche il freddo è un valido alleato che va ad aggiungersi alla dieta e all'attività fisica. Quando la temperatura si abbassa si attivano alcune aree del tessuto adiposo (tessuto adiposo bruno) che bruciano i grassi per produrre calore e regolare la temperatura interna del corpo.
Nell'organismo sono presenti due sotto tipi di tessuti adiposi, tessuto adiposo bianco (WAT) e tessuto adiposo bruno (BAT), il primo ha vari compiti: funzione meccanica (riveste i nervi, i vasi ed i muscoli foderandoli. Riempie alcuni interstizi del midollo osseo), funzione termoisolante e funzione di riserva di grassi; il secondo, invece, sfruttando le riserve del tessuto adiposo bianco ha la funzione di produrre calore.
Il Tessuto Adiposo Bruno è costituito da cellule adipose che sono, in assoluto, le più ricche di mitocondri ed esplicano la funzione di bruciare grassi per produrre calore (funzione termogenetica). Tali cellule, quindi, sono determinanti non solo per mantenere a 37 gradi centigradi la temperatura quando l'organismo è esposto al freddo, ma anche per dissipare l'energia in eccesso dopo un pasto abbondante (termogenesi postprandiale). Tale tessuto è ipofunzionante addirittura atrofico nell'obeso, che notoriamente ha un dispendio energetico ridotto.
L'attività del tessuto adiposo bruno varia con l'aumento dell'età, abbondante nei bambini e nei giovani diminuisce progressivamente con l'età fino a ridursi drasticamente in età avanzata. In una nuova ricerca internazionale, alla quale ha preso parte anche l'Italia, è stato dimostrato che in alcuni topi adulti era possibile attivare il tessuto adiposo bruno attraverso l'utilizzo di particolari farmaci.
Saverio Cinti, professore di anatomia presso l'università di Ancona e coautore dello studio, ha evidenziato che fino ad ora si è sempre parlato di dieta ed esercizio fisico per combattere l'obesità, ma, la stimolazione del tessuto adiposo bruno, potrebbe diventare una terza possibilità. Lo studio condotto sui topi è stato coordinato da Ronald Kahn, del Joslin Diabetes Center di Boston, i dettagli sono stati pubblicati sulla rivista dell'Accademia delle scienze degli Stati Uniti (PNAS).
Un altro studio, condotto in Giappone dal nutrizionista Saito Masayuki del Tenshi College di Sapporo, rivaluta anche il tessuto adiposo bruno negli adulti. Fino ad oggi si pensava che l'attività di questo tipo di tessuto adiposo diminuisse nell'organismo umano adulto. Sfruttando la Tomografia ad emissione di positroni (Pet), i ricercatori giapponesi, hanno dimostrato che il freddo aumentava considerevolmente l'attività del tessuto adiposo bruno contribuendo a bruciare calorie.
Questi due studi hanno esaminato da vicino il fattore che lega il freddo con il peso, studi precedenti avevano però già individuato una relazione anche se non erano stati fatti ulteriori approfondimenti. Una ricerca condotta negli Stati Uniti aveva constatato che, nel periodo invernale, le persine che tenevano i condizionatori a temperature elevate erano tendenzialmente più grasse di chi invece stava in ambienti meno caldi.
Il professor Cinti precisa comunque che questi studi non serviranno per realizzare una "terapia del freddo", sono però utili per comprendere l'importanza che può avere a livello preventivo la temperatura degli ambienti in cui si vive, soprattutto per i bambini. Spesso si ha l'abitudine di coprire molto i bambini anche se si trovano in ambienti molto caldi, questo comportamento altera le funzioni dell'organismo e di conseguenza potrebbe contribuire ad ingrassare. Secondo l'esperto basterebbe ridurre la temperatura del riscaldamento di qualche grado per avere dei benefici sul peso.
Approfondimenti sull'argomento
Cerca nel sito
Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca