Vivere più a lungo grazie a una molecola
Il resveratrolo, una molecola naturale dalle molte proprietà, potrebbe ritardare i processi di invecchiamento anche negli uomini. Gli effetti erano già stati dimostrati su piccoli animali invertebrati, alcuni ricercatori italiani ne hanno dimostrato l'efficacia anche su un animale che presenta delle patologie legate all'invecchiamento molto simili a quelle dell'uomo, un pesce africano della specie Nothobranchius Furzeri.
La scoperta è sta fatta da uno staff della Scuola Normale superiore di Pisa coordinato da Alessandro Cellarino. Lo studio si è avvalso anche della collaborazione di altri esperti come Antonino Cattaneo, direttore associato dell'istituto europeo di ricerca sul cervello (EBRI) e presidente della società Lay Line Genomics, la casa farmaceutica che ha finanziato la ricerca.
Per evitare che altri inizino a sperimentare sfruttando le scoperte dei ricercatori italiani sono stati depositati due brevetti, uno relativo all'uso del pesce Nothobranchius Furzeri per questo tipo di ricerche farmacologiche, e uno relativo all'azione anti età del resveratrolo dimostrata in animali che presentano un processo di invecchiamento simile a quello dell'uomo.
Nei precedenti studi si erano già dimostrate le proprietà del resveratrolo nell'allungare la vita di alcune specie animali di invertebrati, tuttavia in essi non erano riconducibili malattie simili a quelle dell'uomo come deficit di memoria e perdita di forza muscolare. Secondo quanto emerso dai risultati dello studio italiano possiamo dire che il resveratrolo ha effetti benefici anche negli animali vertebrati, esso infatti non agisce solo sulla prospettiva di vita ma previene le normali patologie legate all'invecchiamento.
Grazie alle caratteristiche fisiche di questa specie di pesce africano, i ricercatori hanno potuto elaborare un modello di studio ideale per compiere degli esperimenti con i farmaci contro l'invecchiamento. Il Nothobranchius furzeri ha un ciclo di vita molto accelerato, le aspettative di vita non superano le 12 settimane e dalla nona settimana di età si iniziano a riscontrare i primi sintomi legati all'invecchiamento come deficit muscolari e di memoria. Il soggetto si presenta molto bene come cavia per questo tipo di esperimenti, altri animali come ad esempio i topi, hanno delle aspettative di vita più alte e richiederebbero dei tempi di sperimentazione più lunghi.
Integrando il resveratrolo nell'alimentazione quotidiana dei pesci si è potuto osservare un allungamento della vita e un ritardo della comparsa dei problemi tipici dell'età a carico dell'apparato muscolare e dell'attività mnemonica. I ricercatori durante la sperimentazione iniziavano la somministrazione della molecola al pesciolino in un'età che corrispondeva ai 15-20 anni dell'uomo fino a tutta la vita. Il risultato è stato un allungamento medio della vita del 30% è un ritardo della comparsa degli effetti tipici dell'invecchiamento.
I risultati ottenuti daranno al resveratrolo un ruolo di primaria importanza nello sviluppo di farmaci utili a prevenire quelle malattie dell'uomo legate all'invecchiamento.
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