Caffè decaffeinato e cuore

La scorsa settimana, al congresso dell'Associazione americana di cardiologia, sono stati presentati i risultati di uno studio condotto da alcuni ricercatori della Fuqua Hart Center and Piedmont Mercer Center for Health di Atlanta, che riguardano la relazione del caffè decaffeinato con l'aumento di colesterolo cattivo nell'organismo.

Lo studio che per tre mesi ha coinvolto 187 volontari divisi in tre gruppi hanno evidenziato un incremento dei livelli di colesterolo cattivo Ldl che contribuirebbe al danneggiamento del cuore.

Questa notizia che ha allarmato numerosi Italiani che ogni giorno prendono esclusivamente caffè decaffeinato, è stata smentita dagli esperti Italiani.

Lo studio condotto in America è stato criticato dai nutrizionisti del nostro paese. In una nota della Fosan (Fondazione per lo Studio degli Alimenti e della Nutrizione) il caffè decaffeinato non è responsabile dell'aumento del colesterolo cattivo come evidenziato nello studio americano.

La Fosan evidenzia che già in passato, Robert Superko, lo scienziato che ha presentato la ricerca Usa, aveva presentato dei dati simili smentiti successivamente anche dalla comunità scientifica internazionale.

Andrea Poli, direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy, ha evidenziato che l'autore della ricerca americana ha riscontrato tra i consumatori di caffè decaffeinato un aumento degli acidi grassi liberi che potrebbero essere usati dall'organismo per produrre colesterolo.

Il fatto è che comunque le scarse informazioni disponibili rilevate dall'autore della ricerca non hanno evidenziato un aumento della colesterolomia facendo perdere consistenza alle affermazioni che bere caffè decaffeinato danneggerebbe il cuore.

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