Il campo magnetico terrestre
Secondo una recente ricerca franco-danese, il campo magnetico terrestre sta diminuendo più velocemente di quanto non si credesse in passato. Ed entro un migliaio di anni potrebbe scomparire. Che significato hanno questi risultati?
Sono risultati che emergono dai dati raccolti dal satellite danese à˜rsted, che è stato lanciato nel 1999 con lo scopo specifico di studiare il campo magnetico terrestre. Un gruppo di scienziati europei del team di à˜rsted ha confrontato l’analisi ricavata dai dati del 2000 con quella che era stata effettuata circa venti anni fa con i dati di un satellite statunitense, il Magsat. Il risultato è che il campo magnetico terrestre sembra mostrare una decrescita più veloce di quanto non fosse stato stimato in precedenza.
In effetti, i geologi sanno da anni che il campo magnetico terrestre sta diminuendo. Una convinzione, questa, ricavata sia dallo studio del magnetismo residuo nelle lave o in altri materiali espulsi in eruzioni di epoca storica, sia dalle misure del magnetismo terrestre effettuate nel corso dell’800: l’intensità del campo magnetico terrestre si sta riducendo da almeno 2000 anni. Le misure del satellite à˜rsted, quindi, confermano la tendenza.
La novità della ricerca sta, appunto, nella velocità stimata per la decrescita, che secondo gli scienziati europei sarebbe decisamente maggiore di quanto non sia stato valutato in precedenza e che, se proseguisse a questo ritmo, porterebbe il campo magnetico ad annullarsi nel giro di un migliaio di anni.
Fonte : ESA Italia
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