In viaggio verso Marte
Molti anni prima che la NASA o qualsiasi altra agenzia spaziale mandi alcun essere umano su Marte, ognuno di noi si è ritrovato ad intraprendere un veloce viaggio verso il pianeta rosso. Infatti, nel tempo che impiegherai a leggere questa frase, sarai già 50 chilometri più vicino a Marte. "Ci stiamo dirigendo verso un incontro ravvicinato con Marte" ha affermato il dottor Tony Phillips, astronomo al Marshall Space Flight Center della NASA.
Attualmente la Terra si sta muovendo verso il pianeta rosso alla velocità di circa 35.000 km/h, e presto si ritroverà tanto vicina a Marte come mai lo è stata negli ultimi dodici anni. Naturalmente la Terra non raggiungerà mai Marte, ma nel momento in cui le loro orbite saranno più vicine, sarà un momento immancabile per gli osservatori della volta celeste, che potranno osservare con estrema chiarezza il pianeta e la sua fisionomia, inclusi particolari di solito non visibili dalla Terra.
"I prossimi mesi saranno un periodo ottimo per osservare Marte" commenta George Lebo, professore di astronomia, un collega della facoltà estiva della NASA al Marshall Space Flight Center. "Non ci sarà bisogno del telescopio per vederlo. I primi di Giugno Marte sarà l'astro più brillante, ad eccezione di Venere, la Luna e lo stesso Sole. La Terra raggiungerà il punto di maggior prossimità il 21 Giugno, passando a soli 68 milioni di chilometri dal pianeta rosso. Da quel momento, i due pianeti cominceranno ad allontanarsi.
Scrutando la volta celeste, Marte è piuttosto facile da individuare per il suo brillante colore rossastro, ci rivela Phillips. Il pianeta è luminoso nel cielo, ma non brilla come una stella. Marte, nell'emisfero settentrionale, è una lucente "stella del mattino" per chi ama alzarsi all'alba. Può essere facilmente localizzato circa 30 gradi al di sopra dell'orizzonte meridionale. "L'emisfero meridionale è il posto migliore da cui osservare Marte" ci rivela Phillips. Il pianeta può essere osservato compiere il suo arco in alto nel cielo, prima dell'alba.
Man mano che la distanza tra la Terra e Marte si riduce, anche gli osservatori che dispongono solamente di piccoli telescopi, da 10, 15 centimetri, saranno in grado di individuare alcuni elementi del pianeta, come le nubi, alcuni segni sulla superficie o le calotte polari. Le possibilità di osservazione di Marte dovrebbe persino migliorare nei prossimi anni. Nel 2003 la Terra sarà cosଠvicina a Marte come non lo era stata dal 1924, riferisce Phillips. Nel 2018 e nel 2020 il pianeta sarà cosଠprossimo che, sostiene l'astronomo, sarebbe il momento ideale per lanciare la prima missione umana sul pianeta rosso. La NASA però, fa notare Phillips, non ha alcun progetto ufficiale a riguardo.
Ma la più recente sonda dell'agenzia americana, la 2001 Mars Odyssey, ci consentirà presto una nuova osservazione del pianeta rosso. La Odyssey ha lasciato il nostro pianeta il 7 aprile, e raggiungerà Marte il 24 Ottobre. Durante i primi due anni e mezzo di missione, essa analizzerà la radiazione spaziale, cercherà acqua nel sottosuolo e identificherà sul suolo marziano quei minerali che potrebbero rivelarsi di una certa utilità . Un'altra sonda della NASA sta già orbitando intorno a Marte. Lanciata il 7 Novembre del 1996, Mars Global Surveyor ha dato inizio al suo lavoro di mappatura il primo Aprile del 1999, inviando verso la Terra migliaia di immagini.
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