The messenger
La missione della NASA verso Plutone e la Cintura di Kuiper non è al momento una certezza, eppure è ben lontana dall'essere del tutto abbandonata. Persino nonostante il progetto sia stato messo da parte per il prossimo futuro, la possibilità di riesumarlo in seguito non è stata completamente scartata. Molti dettagli riguardo la missione sono stati già determinati, inclusi la sua struttura e il progetto del veicolo spaziale. Varie opzioni sono state ampiamente discusse, tuttavia vi è un dettaglio della missione che sembra essere stato trascurato.
La missione sarà solamente la quinta finora inviata oltre i confini del Sistema Solare. I suoi quattro predecessori hanno recato con se dei messaggi per civiltà aliene che le sonde avrebbero potuto incontrare una volta giunte nello spazio profondo. In quelle occasioni i messaggi erano stati posti in aggiunta ai compiti primari della sonda, studiati da squadre esterne a quelle che avevano organizzato i piani principali della missione. E' incredibile come, con risorse minime e poco tempo, queste squadre abbiano saputo portare a termine in maniera ottimale il loro compito, come nel caso delle placche istoriate sui Pioneer 10 e 11 o le più sofisticate registrazioni multimediali delle sonde Voyager 1 e 2. Nel frattempo i presunti metodi di comunicazione con civiltà extraterrestri si sono di gran lunga evoluti. La missione Plutone/Kuiper potrebbe portare un enorme ammontare di informazioni con un minimo ingombro.
Questa missione costituirebbe un'occasione da non farsi sfuggire. Occorre muoversi in fretta per assicurare al messaggio uno spazio nel carico della navetta e progettarne il contenuto. Grazie ai progressi fatti comunque ottenere l'autorizzazione è diventata una questione più semplice di quanto potrebbe sembrare, dal momento che la NASA accetta quasi su richiesta i progetti di questo tipo ben elaborati. Possono essere selezionate molte alternative, come l'incisione del messaggio su un sottile disco di silicone o di metallo attraverso microtecnologie. Le istruzioni di lettura dei messaggi sono contenute in semplici pittogrammi.
Il messaggio conterrà sicuramente informazioni su di noi e sul Sistema Solare, come nelle altre missioni, ma probabilmente in questa missione non ci saranno i limiti di spazio delle precedenti grazie alla nuova politica della NASA, sempre più popolare, di ricercare nuovi proventi pubblici. Qualora una civiltà extraterrestre trovasse la navicella della missione Plutone o una delle sue "colleghe" sarebbe certamente affascinata dalla scoperta. Supponendo una psicologia ragionevolmente simile alla nostra, la loro attenzione dovrebbe incentrarsi sulla decodifica e la comprensione del messaggio. La navetta, comunque, costituirebbe esse stessa una fonte di informazioni, nello stesso modo in cui oggetti appartenenti ad antiche civiltà terrestri lo sono stati per gli archeologi. Una navetta fornirebbe informazioni sulla tecnologia, l'economia e la cultura della società che l'ha costruita. Un messaggio non costituisce un peso gravoso per la missione e la sua realizzazione non richiede risorse ingenti. Ironicamente esso potrebbe diventare uno degli oggetti più popolari tra quelli trasportati da questa sonda
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