Galileo su 'IO'
La sonda spaziale Galileo fa ancora una volta da reporter cosmico, inviando agli studiosi Nasa immagini veramente spettacolari sulla montagna più alta del Sistema Solare, di ben 200 chilometri. Il pianeta al suo interno è ancora molto caldo e le forse in superficie vengono continuamente rimodellate. La sonda ha visitato in cinque anni Giove e tutte le principali lune ma il prossimo 25 maggio Galileo tornerà sul Callisto per un approfondimento. Durante questi cinque anni Galileo ha sopportato tre volte le radiazioni per cui era stata progettata.
Le osservazioni su Io hanno messo in evidenza un mondo completamente devastato da eruzioni vulcaniche, con una superficie completamente ricoperta di vari strati di lava. Uno dei vulcani più attivi erutta continuamente tonnellate di lava solforosa in quantità nettamente superiori al più grosso rivale terreste, il vulcano Hawaiano. Tutto è proporzionato alle vette di Io rispetto alle terrestri, infatti su io la vetta massima arriva a ben 17.000 metri, quasi il doppio rispetto all'Everest. Il record del Sistema Solare è detenuto però da Marte, col monte Olimpo. Gli studiosi credono che queste vette cosଠalte si possano essere formate a causa del grosso calore nelle profondità di Io, quando la superficie lavica si raffredda, sprofonda riscaldandosi e spezzandosi in faglie che formano montagne. Praticamente il calore non riesce a scaturire esternamente a causa di questo "tappo" che si crea in superficie. Questo tipo di fenomeno secondo alcuni ricercatori potrebbe aiutare a capire molti fenomeni accaduti sulla Terra quando era ancora calda e attiva geologicamente.
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