Giove
Giove, il pianeta più grande del Sistema Solare, per la facilità con cui può essere osservato (anche con strumenti poco potenti) è stato battezzato il pianeta degli astrofili. Attraverso un telescopio appare come una grande palla di color crema chiara con scure fasce di nubi parallele all'equatore e, nella parte dell'emisfero meridionale, una grossa macchia a forma di occhio (nota come la Grande Macchia Rossa).
Grazie alla sonda spaziale Voyager si è scoperto che il pianeta è circondato da un sottile anello di polvere largo oltre 100.000 km. In orbita attorno a Giove è inoltre presente la famiglia di satelliti naturali più numerosa, ben 79 in base al conteggio attuale. Intorno al disco possiamo vedere i 4 maggiori satelliti, detti anche satelliti Galileiani perché fu Galileo a scoprirli nel 1609.
Osservando la sua forma, abbiamo un'ulteriore conferma che non sia un pianeta solido: all'equatore misura 142.800 km, mentre da un polo all'altro misura 134.200 km. Per farsi un'idea di quanto sia grande, basti pensare che ci vorrebbero 11 pianeti grandi come la Terre in fila per eguagliare l'equatore di Giove.
È il quinto pianeta partendo dal Sole e si trova oltre la fascia di asteroidi. Lo spazio che occupa è talmente vasto che è pari a più di 1.300 Terre e al suo interno potrebbero essere facilmente contenuti tutti gli altri pianeti del Sistema Solare. Sebbene si tratti di un pianeta gassoso, quindi relativamente più leggero rispetto ai pianeti terrestri, le sue enormi dimensioni lo portano a pesare più del doppio di tutti gli altri pianeti messi insieme.
Giove ruota su se stesso molto velocemente, in 9 ore e 50 minuti all'equatore e 9 ore e 55 minuti nelle latitudini più alte. Un periodo che gli fa guadagnare un altro primato, quello di pianeta con la rotazione più veloce del Sistema Solare. In ordine di distanza dal Sole, è il primo dei pianeti gassosi. La sua superficie è un intrecciarsi di nubi di gas che ruotano vorticosamente e gli danno continuamente un aspetto diverso. Ruota intorno al Sole in un periodo di 11,9 anni ad una distanza media di 778 milioni di km, si trova in una posizione favorevole di osservazione dalla Terra ogni 13 mesi.
Quando è più vicino al nostro pianeta, ad una distanza di circa 588 milioni di km, Giove ha una magnitudine di -2,5 ed è facilmente osservabile anche ad occhio nudo. Il suo splendore, secondo solo a Venere, supera quello di ogni altra stella, fatta eccezione di Sirio.
Cercare di descrivere Giove è difficile a causa del cambiamento continuo della sua superficie. Generalmente possiamo però dire che il suo disco è attraversato da zone chiare, causate da gas ascendente, alternate da fasce scure, dove il gas discende. Nelle zone chiare, cristalli di ammoniaca ghiacciata formano nubi alte fredde; le fasce più scure sono più basse e più calde (circa -150°C).
Su Giove ci sono tempeste di nubi che si formano improvvisamente e durano ore, mesi e in alcuni casi decine di anni. Per gli astronomi può essere divertente osservare e seguire l'evoluzione del turbinio delle tempeste. Di tutte queste formazioni superficiali la più seguita e famosa è la Grande Macchia Rossa: grande circa 14.000 km di larghezza e 40.000 km di lunghezza, abbastanza da coprire 3 Terre, si pensa sia costituita perlopiù da fosforo e zolfo. In base ai dati storici, si sa che si manifesta ininterrottamente da più di 150 anni. Il primo avvistamento confermato della Grande Macchia Rossa di Giove risale infatti al 1831 e la sua prima misurazione al 1878. Prima di allora furono osservate altre macchie permanenti come quelle avvistate da Giovanni Cassini dal 1665 al 1713.
Quando i Voyager raggiunsero Giove, fotografarono parecchi lampi nella zona buia confermando la teoria della grossa tempestosità del pianeta. Giove emette 2 volte più calore di quanto non ne riceva dal Sole. Durante la formazione il pianeta doveva essere molto caldo, e tutt'oggi conserva parte di quel calore. Questo calore interno alimenta il sistema nuvoloso, tenendo in vita anche la Grande Macchia Rossa e le più piccole di cui è ricoperto.
Molto interessante il fatto che Giove ha quasi la stessa composizione del Sole, per lo più elio e idrogeno. Si ipotizza che il nucleo di Giove sia roccioso e 2 volte più grande della Terra, ma non è possibile scoprirlo, essendo impossibile atterrare sulla superficie. Sotto le nubi di ammoniaca ghiacciata ad alta quota, ci sono complessi composti chimici che conferiscono alle fasce scure il loro colore. Ancora più in basso, la temperatura è simile alla Terra e vi sono nubi di vapore acqueo. Intorno ai 1000 km sotto la sommità visibile delle nubi, la temperatura e la pressione crescono al punto che l'idrogeno diventa liquido. I mari d'idrogeno liquido di Giove sono profondi circa 20.000 km.
Sotto, a una pressione di 3 milioni di atmosfere, l'idrogeno è compresso in uno stato super denso e assume le proprietà di un metallo, caratteristica che gli conferisce il nome di idrogeno metallico. Questa fascia si pensa sia la causa del grande campo magnetico di Giove: 10 volte più intenso di quello terrestre con un'estensione nello spazio che è 100 volte il raggio del pianeta.
- Caratteristiche di Giove:
- Distanza media dal sole: 778.000.000 Km
- Diametro: 142.800 Km
- Area della superficie: 6,142 × 10^10 km²
- Massa: 317,8 quella terrestre (terra 1)
- Densità media: 1.314 kg/m3
- Gravità: 2,34 (terra 1)
- Periodo di rivoluzione: 12 anni
- Durata del giorno: 0g 9h 56m
- Componenti dell'atmosfera: 90% idrogeno, 10% elio, 0,07% metano
I satelliti di Giove
Giove, oltre ai satelliti galileiani già citati, è al centro di un piccolo sistema planetario. Con l'aiuto di un telescopio, neanche tanto potente, si possono vedere i 4 più grandi ruotargli intorno mutando posizione di ora in ora. In base ai conteggi attuali possiede 79 satelliti che, a parte i galileiani, sono tutti molto piccoli.
Il satellite galileiano più vicino a Giove è Io, del diametro di 3600 km (poco più della Luna), con un periodo orbitale di 42 ore e mezza. Io presenta ancora un grossa attività vulcanica, circa un centinaio di vulcani che eruttano zolfo liquido che si solidifica sulla superficie dando al pianeta il colore rosso arancione e giallo. Come mai Io sia ancora incandescente non si è ancora capito, una teoria ipotizza che il sistema magnetico creato da Giove e gli altri pianeti faccia fondere l'interno di Io.
Molti dei detriti espulsi dalle eruzioni di Io si depositano su Amaltea, il terzo satellite naturale di Giove in ordine di distanza dal pianeta, che sembra esserne ricoperto visto il colore. Amaltea ha una forma irregolare con un diametro di circa 200 km, è perciò difficile scorgerlo con un telescopio amatoriale.
Dopo Io troviamo Europa, il più minuto dei satelliti galileiani con un diametro di 3100 km. Europa è ricoperto da uno strato di ghiaccio, sotto il ghiaccio si pensa ci sia la crosta rocciosa. Osservato con un buon telescopio la superficie appare come un guscio di un uovo crepato.
Ancora più esternamente troviamo Ganimede, il più grande e più brillante dei satelliti galileiani. Con un diametro di 5200 km ha il primato di grandezza come satellite del Sistema Solare, più grande persino di Mercurio. Si presenta con chiazze chiare e scure, solchi e crateri.
Callisto, l'ultimo dei satelliti galileiani con un diametro di 4800 km, ha in comune con Ganimede la tipologia rocciosa e ghiacciata. La superficie di Callisto è ricoperta da crateri d'impatto.