Piante officinali e erbe: Timo
Nome botanico: Thymus vulgaris L.
Famiglia pianta: Labiatae
Descrizione
Il Timo è una piccola pianta erbacea comune nelle zone montane del nostro Paese, conosciuto spesso per l'impiego in cucina come aromatizzante. La specie Thymus serpillum, chiamato anche pepolino, a differenza del T. vulgaris è strisciante.
Tempo balsamico: le sommità si raccolgono alla fioritura, in maggio - luglio; si essiccano all'ombra, in strati sottili, in luogo fresco e aerato. Si conservano in recipienti di vetro o di porcellana.
Attività principali e impiego terapeutico
Gli estratti di Timo, ed in particolare quelli fluidi, sono utilizzati contro la tosse, mentre le tisane preparate con le sommità della pianta, come gradevole rimedio contro dispepsie e spasmi gastrici.
Conoscenze scientifiche
I costituenti più importanti sono i flavonoidi (responsabili dell'azione antispastica sulla muscolatura liscia) e l' olio essenziale, presente fra l'altro anche nella Farmacopea Ufficiale italiana, ricco in fenoli (timolo e carvacrolo), ma anche in alcoli e monoterpeni. La composizione quali-quantitativa varia molto in relazione al chemiotipo selezionato, alla zona geografica e al periodo di raccolta, ed è estremanete importante conoscerla per l'uso terapeutico. L'olio essenziale è utilizzato per la sua attività antimicrobica, contro germi di varia natura (batteri e funghi), e talvolta anche contro germi divenuti ormai resistenti ai comuni antibiotici.
Avvertenze
L'olio essenziale di Timo dovrebbe essere utilizzato solo su prescrizione medica perchè particolarmente irritante per la cute e le mucose, anche se il meglio tollerato è il chemiotipo a linalolo. Quello invece meno tollerato è proprio l'olio essenziale presente in Farmacopea a timolo/carvacrolo. E' assolutamente controindicato in caso di gastrite, ulcera peptica e dermatiti.
Livelli di tossicità: considerata relativamente innocua se assunta in quantità appropriate per brevi periodi di tempo.
Gravidanza ed allattamento: le donne gravide possono usare il timo come erba condimentaria in cucina, ma dovrebbero evitarne grandi quantità e soprattutto evitare l'uso dell'olio essenziale.
Neonati e bambini: è rischioso somministrare qualsiasi preparato a base di piante medicinali a bambini sotto i due anni d'età.
Note sull'utilizzo delle piante medicinali