Piante officinali e erbe: Mirtillo
Nome botanico: Vaccinium myrtillus L.
Famiglia pianta: Ericaceae
Descrizione
Il Mirtillo è una piccola pianta sempreverde che cresce in abbondanza nel sottobosco di conifere della zona montana e submontana di Europa, Asia e America settentrionale. Tradizionalmente sono utilizzati i frutti e le foglie.
Tempo balsamico: le foglie si raccolgono in giugno - agosto; si essiccano all'ombra in strato sottile, in luogo ben aerato. Si conservano in sacchetti di carta o tela. I frutti devono essere colti maturi e consumati freschi o essiccati.
Attività principali e impiego terapeutico
I prodotti a base di bacche di mirtillo, per la loro azione capillaro-protettrice (azione vitaminica P), trovano impiego prevalentemente in oftalmologia per il trattamento dell'affaticamento visivo, della miopia e delle retinopatie diabetiche e no. Questi preparati migliorano la cosiddetta "cecità notturna" (emeralopia), cioè il cattivo adattamento dell'occhio alla diminuzione dell'intensità della luce. Durante la seconda Guerra Mondiale, veniva somministrata ai piloti dell'aviazione inglese della marmellata di mirtillo, per migliorare la loro visione notturna. Le bacche di Mirtillo hanno anche proprietà antimicrobiche, soprattutto sui colibacilli, che a volte causano cistiti o diarree. I frutti sono utilizzati come alimenti (succhi, marmellate, ecc.), in gastronomia, e per la produzione di liquori. Le foglie invece sono indicate in medicina popolare come rimedio elettivo di diarree, infezioni urinarie e diabete.
Conoscenze scientifiche
Sappiamo oggi che le foglie sono ricche di tannini, flavonoidi e glucosidi idrochinonici, mentre i frutti di antociani (responsabili del colore bluastro delle bacche), flavonoidi, carotenoidi, e clorofille. Sperimentalmente gli antociani del Mirtillo riducono l'aggregazione piastrinica indotta da ADP, collagene, PAF e acido arachidonico; proteggono l'endotelio dei vasi arteriosi e dei capillari dai danni del diabete, del fumo, dell'ipertensione; migliorano la visione notturna; proteggono la mucosa gastrica da stimoli infiammatori o irritativi; presentano un'attività antiossidante. In terapia si utilizzano esclusivamente gli estratti dei frutti del Mirtillo, presenti in Farmacopea ed in numerose specialità medicinali ed integratori. Mancano invece studi sulla sicurezza e sull'efficacia degli estratti di foglia di Mirtillo.
Avvertenze
Oggi le foglie del Mirtillo si trovano nella lista negativa della Commissione E tedesca, e oltretutto espongono al rischio di intossicazioni (anemia, ittero e cachessia). Il loro impiego a scopo curativo è oggi abbandonato. Possono interagire anche con antidiabetici orali e sali di ferro. L'uso improprio degli estratti ottenuti dai frutti invece può comportare turbe della coagulazione del sangue.
Livelli di tossicità: non disponibili.
Gravidanza ed allattamento: non abbiamo a disposizione studi specifici.
Neonati e bambini: è rischioso somministrare qualsiasi preparato a base di piante medicinali a bambini sotto i due anni d'età.
Note sull'utilizzo delle piante medicinali