Piante officinali e erbe: Carciofo
Nome botanico: Cynara scolymus L.
Famiglia pianta: Asteraceae
Descrizione
Il Carciofo è con tutta probabilità una pianta ottenuta dalla coltivazione e selezione dei carciofi selvatici, che alcuni botanici attribuiscono all'abilità dei giardinieri italiani. Il nome di questa pianta deriva dall'arabo "kerschouff". Mentre nella normale alimentazione siamo abituati a consumare il frutto del Carciofo, in fitoterapia si utilizzano invece le foglie, peraltro presenti anche in Farmacopea.
Tempo balsamico: dati non disponibili.
Attività principali e impiego terapeutico
I preparati a base di foglie e/o capolini di carciofi hanno un'attività epatoprotettrice, coleretica, ipocolesterolemizzante, ipolipemizzante, ipoglicemizzante, diuretica e depurativa. Essi sono utilizzati nei disturbi del fegato e della colecisti, nei disturbi metabolici quali colesterolo e/o trigliceridi alti, nell'iperuricemia e nel diabete dell'anziano. Il carciofo è anche molto utile per la prevenzione e la cura di danni al fegato dovuti a sostanze tossiche di varia natura, e può rappresentare un valido aiuto nelle digestioni lente e difficili, nella sonnolenza postprandiale ed in tutti i casi di diete squilibrate, soprattutto eccedenti in grassi animali. La pianta viene generalmente considerata un buon "disintossicante" e digestivo, oltretutto sfruttato anche dall'industria liquoristica. Le preparazioni tradizionali tuttavia (tisane, ecc.) sono molto amare, tanto che non dovrebbero essere usate neppure durante l'allattamento.
Conoscenze scientifiche
Sono ben conosciuti alcuni costituenti quali i flavonoidi, i tannini, i derivati dell'acido caffeico. Sotto forma di estratti standardizzati il Carciofo è utilizzabile per favorire la produzione e la fluidità della bile, ma anche per ridurre l'ipercolesterolemia. Il Carciofo entra nella composizione di alcune specialità medicinali quali epatoprotettori e lassativi.
Avvertenze
Normalmente gli estratti di Carciofo sono molto ben tollerati a livello gastrico; si dovrebbe tuttavia evitare l'assunzione insieme a farmaci gastrolesivi ed altri amari, per possibile irritazione della mucosa gastroenterica. I preparati a base di Carciofo sono sconsigliati in presenza di piccoli calcoli della colecisti, perché colecistocinetico.
Livelli di tossicità: non disponibili.
Gravidanza ed allattamento: se ne sconsiglia la somministrazione nelle donne che allattano in quanto sembra che freni la lattazione.
Neonati e bambini: è rischioso somministrare qualsiasi preparato a base di piante medicinali a bambini sotto i due anni d'età.
Note sull'utilizzo delle piante medicinali