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Un robot per operare il cuore a distanza, intervento da Boston a Milano

Robot per operare a distanza

Fino a qualche decennio fa si sarebbe potuto vedere solo nei film di fantascienza, per la prima volta un medico che si trovava in America ha effettuato a distanza un intervento di ablazione a radiofrequenza per la cura della fibrillazione atriale su un paziente ricoverato in Italia. Per garantire comunque la sua salute in caso di possibili complicazioni nella sala del paziente era presente un équipe di specialisti del San Raffaele.

Il dottor Carlo Pappone è l'artefice di questo intervento che apre nuove frontiere nel campo della chirurgia. Oltre ad essere stato il primo medico ad aver eseguito un'operazione di questo tipo è anche l'ideatore del robot che può essere controllato a distanza grazie alle ultime tecnologie satellitari e telematiche.

Questo nuovo robot-chirurgo era già stato testato presso l'ospedale San Raffaele di Milano qualche tempo fa, l'intervento compiuto ieri (17/06/2006) in occasione del Congresso mondiale di Aritmologia è però il primo che ne ha visto l'utilizzo in un operazione eseguita a distanza fra due continenti, il medico operante si trovava a Boston mentre il paziente era a Milano.

I primi risultati ottenuti, anche se non sensazionali come l'operazione eseguita con successo ieri, ricevettero ampio risalto sulla stampa specializzata e ci furono alcune pubblicazioni su riviste di un certo peso come il Journal of the American College of Cardiology.

All'inizio della sperimentazione, quando i medici dovevano pendere ancora confidenza con il robot, si incappo in qualche difficoltà superate però poi brillantemente. Prima di effettuare l'operazione a distanza con il robot-chirurgo la stessa procedura è stata utilizzata su ben 174 pazienti. Del toltale, quaranta sono stati operati per problemi di fibrillazione atriale, una grave aritmia cardiaca.

Pappone ha battezzato il robot-chirurgo "Ciao" perché segna il tramonto della vecchia procedura. Il robot è in grado di eseguire in maniera completamente autonoma e senza la "guida" dell'uomo un'operazione complessa come un intervento di ablazione al cuore per la cura della fibrillazione atriale. Il "padre" del robot spiega che l'intervento "dipende troppo dall'operatore" ed in mani poco esperte il rischio di inefficacia o complicanze è molto alto, l'esperto ha poi commentato dicendo: "Ho insegnato al robot come fare, e dopo i primi interventi si è rivelato bravissimo".

Il reparto d Cardiochirurgia dell'Ospedale San Raffaele di Milano non è però nuovo a queste cose, se il nuovo robot è in grado di operare da solo attraverso sofisticati strumenti telematici, già da qualche anno si ha a disposizione un altro robot, il sistema robotico Da Vinci Intuitive. Una macchina completamente computerizzata che su indicazioni fornite dal chirurgo è in grado di eseguire ogni tipo di sofisticato intervento (ad esempio bypass coronarici e riparazioni di valvole cardiache) con precise manovre anche di microchirurgia.

Le prospettive per il futuro nel campo della robotica applicata alla medicina sono molto rosee, un'evoluzione tecnologica che offrirà molteplici vantaggi per la cura di numerose patologie.


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