La velocità della Gravità
Se un corpo di grande massa accelera, per esempio orbitando intorno ad un altro corpo massiccio, potrebbe creare un'onda gravitazionale che, almeno in teoria, dovrebbe propagarsi alla velocità della luce. Ma, a dispetto dell'intrigante lavoro teorico e pratico di Joseph Weber, dell'università del Maryland, che per primo ha lavorato al fenomeno tra gli anni cinquanta e sessanta, è opinione generale che non vi sia ancora stata alcuna osservazione diretta di quest'onda, tanto meno una misura della sua velocità .
Ci sono ad ogni modo delle buone prove indirette che una massa in accelerazione crei un'onda gravitazionale. Queste prove consistono nell'osservazione della variazione dell'orbita di una pulsar binaria, cioè una coppia di stelle di neutroni, residui di stelle collassate, piccole di dimensioni ma molto massicce, che orbitano molto rapidamente una intorno all'altra. La rotazione a spirale delle pulsar avverrebbe nella maniera prevista solamente se vi fosse da parte delle due stelle un rilascio di energia sotto forma di radiazione gravitazionale.
Esiste anche un'apprezzabile prova indiretta del fatto che le onde gravitazionali debbano viaggiare alla velocità della luce. Il fatto che la forza di gravità con l'inverso del quadrato della distanza indica con sicurezza che i gravitoni, le presunte particelle scambiate da una coppia di masse che si attraggono gravitazionalmente, devono avere una massa pari a zero. In accordo con le attuali teorie fisiche, le particelle prive di massa devono viaggiare alla velocità della luce, proprio come i fotoni.
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