L'uomo maiale č giā realtā ?
Questa mattina nel corso di una conferenza stampa Greenpeace ha denunciato una richiesta di brevetto su embrioni umani/animali presentata all'Ufficio Europeo per i Brevetti (EPO) e ha chiesto che la direttiva europea sulla brevettabilita' degli esseri viventi sia modificata sostanzialmente cosi' da non rendere piu' possibile il rilascio di brevetti sulla vita.
Greenpeace ha indagato negli archivi dell'EPO e ha trovato richieste di brevetti sulla vita: due aziende, la australiana Stem Cell Sciences (SCS), e la statunitense Biotransplant, hanno inoltrato una richiesta comune per un brevetto riguardante la clonazione di embrioni, inclusi quelli umani, e per embrioni risultanti da un incrocio di specie, umane e suine. Inoltre le aziende hanno richiesto un diritto esclusivo sulla manipolazione genetica di embrioni ottenuta con la loro tecnologia.
La SCS e' gia' proprietaria di un diritto esclusivo riguardante il controverso brevetto dell'Universita' di Edimburgo sugli embrioni umani, brevetto che fu portato all'attenzione pubblica da Greenpeace lo scorso febbraio. Nella richiesta, le due aziende hanno rivelato che i loro scienziati hanno gia' prodotto embrioni derivanti da una commistione delle due specie, umana e suina. Cio' e' stato ottenuto rimuovendo il nucleo dall'oocita (ovulo in formazione) di maiale e rimpiazzandolo con quello prelevato da cellule fetali umane. L'embrione risultante e' stato quindi fatto crescere per circa una settimana. Le compagnie hanno specificatamente richiesto un brevetto che non copra solamente gli esperimenti effettuati con embrioni di maiali, ma anche con quelli di ovini, bovini e di esseri umani.
Nessuna valida ragione terapeutiche e' stata data per giustificare l'esecuzione di esperimenti per il conseguimento di embrioni di specie miste. Gli esperimenti sono stati condotti principalmente per dimostrare che la tecnologia dei trapianti nucleari puo' essere applicata sia agli embrioni umani che a quelli animali, con l'intenzione di ottenere brevetti a largo spettro per le tecnologie usate e per gli embrioni risultanti dall'uso di quelle tecnologie. "L'attuale normativa sui brevetti rappresenta la forza propulsiva dietro forme speculative di ricerca tese ad ottenere la proprieta' intellettuale sulle tecnologie di ingegneria genetica. Per questo motivo Greenpeace chiede che la direttiva europea sulla brevettabilita' del vivente venga immediatamente e profondamente modificata in modo da escludere la possibilita' di brevetti sulla vita", ha detto Fabrizio Fabbri, responsabile della Campagna Biotecnologie di Greenpeace Italia.
In base all'esistente Direttiva Europea dei Brevetti, e' possibile che tali brevetti vengano rilasciati dall'EPO senza nessun problema. Grazie alle scappatoie contenute nelle sue maglie, la Direttiva Europea in molti casi tratta gli embrioni umani come materiale biologico isolato dal corpo umano, e in quanto tale brevettabile.
"Queste aziende molto semplicemente sfruttano le scappatoie legali presenti nella Direttiva Europea, dal momento che l'EPO respinge la richiesta di brevetti solo se questa riguarda punti espressamente vietati nella Direttiva. Allo stato attuale non esiste quindi alcuna protezione dal rilascio indiscriminato di brevetti sulla vita. L'Europa sta imboccando una strada pericolosissima da cui non si potra' tornare indietro a meno che i governi europei non chiederanno urgentemente una revisione della Direttiva, prima che questa venga recepita dalle leggi nazionali degli stati che fanno parte della Comunita'" ha concluso Domitilla Senni, Direttore di Greenpeace Italia.
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