Il morbo di Alzheimer può essere causato dallo smog
Tra le cause del morbo di Alzheimer ci possono essere anche alcuni fattori ambientali, chi vive in prossimità di strade ad alto tasso di traffico presenta infatti un rischio maggiore di sviluppare alcune patologie legate al cervello. Una correlazione tra Alzheimer e inquinamento era stata già rilevata in precedenti studi, una nuova indagine, condotta da un gruppo di ricercatori del Public Health Ontario e dell'Institute for Clinical Evaluative Sciences, sembra confermare il legame. Secondo gli studiosi, vivere nelle vicinanze delle grandi arterie cittadine con un alto tasso di traffico incide sul decadimento delle facoltà mentali, non sembra invece incrementare il rischio di altre malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale quali Parkinson e sclerosi multipla. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista medica britannica The Lancet (Living near major roads and the incidence of dementia, Parkinson's disease, and multiple sclerosis: a population-based cohort study - doi: 10.1016/S0140-6736(16)32399-6).
Hong Chen, primo autore dello studio, spiega che i risultati sono frutto di un'indagine che ha preso in esame i dati di 4,4 milioni di persone con un'età compresa tra 20 e 50anni e 2,2 milioni con un'età che va dai 55 agli 85 anni. Del totale, tra il 2001 e il 2012, a 243.611 è stata diagnosticata una qualche forma di demenza (come ad esempio l'Alzheimer), 31.577 hanno ricevuto una diagnosi di Parkinson e 9.247 si sono ammalati di sclerosi multipla. Analizzando l'indirizzo di residenza delle persone con lo stato di salute si è scoperto che, rispetto alla media della popolazione, chi vive a meno di 50 metri da una grande arterie cittadine con un alto tasso di traffico presenta un rischio aumentato (+ 7 per cento) di demenza. Rischi maggiori sussistono anche per chi vive tra i 50 e i 100 metri, più 4 per cento, e chi vive fra i 100 e i 200 metri, più 2 per cento.
Quando si parla di inquinamento atmosferico, ed in particolare di smog, il primo pensiero va agli effetti che esso può avere sui polmoni o sul sistema cardiovascolare. Sempre più studi evidenziano però che anche il cervello può subire dei danni conseguenti all'esposizione a particolari agenti inquinanti. Alcuni esperti ipotizzano addirittura che quasi un caso su dieci di Alzheimer potrebbe essere ricondotto a questo fattore. Attualmente le cause di questa correlazione non sono ancora ben chiare, da una parte ci sono gli agenti inquinanti quali particelle sottili, ossidi di azoto, ecc. dall'altra non si esclude però che un effetto nocivo possa essere dato anche dal rumore continuo del traffico.
Per quanto riguarda le altre due patologie neurologiche prese in esame, Parkinson e sclerosi multipla, gli esperti non hanno rilevato nessuna relazione con l'esposizione allo smog. Oltre a un maggior rischio di demenza, l'inquinamento incrementa comunque l'incidenza di altre malattie quali ad esempio i tumori, non solo quelli a carico dei polmoni ma probabilmente anche altri come le neoplasie della vescica. Ray Copes, uno degli autori dello studio, spiega inoltre che le sostanze inquinanti entrano nel flusso sanguigno causando delle infiammazioni che sono correlate a problemi cardiovascolari e al diabete.
Cause del Morbo di Alzheimer, non solo inquinamento
Per maggiori informazioni sulla patologia vi rimandiamo alla scheda di approfondimento "Alzheimer: sintomi, cura e diagnosi", qui di seguito forniamo invece ulteriori dettagli su quali potrebbero essere le cause del Morbo di Alzheimer.
Iniziamo col dire che attualmente non si conosce chiaramente cosa causa la demenza di Alzheimer, quello che si sa con certezza è che le persone colpite dalla malattia presentano nel loro cervello dei giacimenti anomali della proteina amiloide (placche amiloidi), la formazione di grovigli di tau e una forte diminuzione di acetilcolina (un neurotrasmettitore fondamentale per la comunicazione tra neuroni).
Anche se non si sa quale processo inneschi i fenomeni sopradescritti , ci sono alcuni fattori conosciuti che possono aumentare le probabilità di Alzheimer. Il primo elemento da prendere in considerazione è l'avanzamento dell'età, esso è attualmente il primo fattore di rischio. Secondo alcune stime, il rischio di Alzheimer raddoppia ogni 5 anni superata la soglia dei 65anni. Anche la storia familiare può incidere sulla patologia, se in famiglia qualche parente ha sviluppato il Morbo di Alzheimer le probabilità di ammalarsi è maggiore. Nel corso di alcuni studi sono stati isolati alcuni geni correlati alla malattia, la presenza di questi geni e le loro varianti a volte potrebbero incrementare il rischio ma in alcuni casi sono correlati a una diminuzione del rischio.
In base ad alcune indagini, determinate lesioni alla testa, conseguenti ad esempio ad un incidente, sono state correlate a un maggior rischio di Alzheimer e in generale a demenza. Alcuni fattori che incrementano il rischio di malattie cardiovascolari quali ad esempio il fumo, l'ipertensione, il colesterolo alto, l'obesità e il diabete, sono stati correlati anch'essi a un maggior rischio di Alzheimer. Uno stile di vita sano può quindi essere molto utile per diminuire la probabilità di soffrire di questa malattia. Un'altra pratica utile per ridurre il rischio è quella di tenere in allenamento le abilità mentali attraverso la lettura, i cruciverba, i puzzle, ecc..
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