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Cura e sintomi gonorrea - La gonorrea, nota anche come scolo o blenorragia, è una delle malattie sessualmente trasmissibile più diffuse a livello mondiale

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Cura e sintomi gonorrea

Sintomi gonorrea nella donne

La gonorrea, nota anche come scolo o blenorragia, è una delle malattie sessualmente trasmissibile più diffuse a livello mondiale. L'infezione, causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae, colpisce le vie uretrali nell'uomo e le vie uro-genitali nella donna. Una notizia diffusa in questi giorni sta allarmando molte persone nel nord dell'Inghilterra, un nuovo ceppo dell'infezione sembra essere resistente alle cure tradizionali e 12 persone sono ora in terapia con un farmaco alternativo. Il Public Health England, ramo del Ministero della salute britannico, mette quindi in guardia tutte le persone a rischio e consiglia di prendere le dovute precauzioni.

La variante del ceppo del batterio Neisseria gonorrhoeae è stata identificata per la prima volta a Leeds, successivamente altri pazienti sono stati rilevati a Macclesfield, Oldham e Scunthorpe. Il batterio ha bisogno di un ambiente particolare per crescere e riprodursi, gli organi genitali femminili e l'uretra (sia nell'uomo che nella donna) presentano le giuste caratteristiche (un ambiente caldo e umido). Sebbene le zone appena citate sono le più diffuse, l'infezione potrebbe svilupparsi anche il altre aree: retto, gola, bocca e occhi.

I media parlano spesso di Aids ma poco delle altre Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS), malattie che vengono trasmesse da una persona all'altra attraverso rapporti sessuali non protetti, siano essi eterosessuali o omosessuali. Sebbene negli anni c'è stata un'importante riduzione dell'incidenza della gonorrea, la malattia è ancora molto diffusa, cogliamo quindi l'occasione per fornire alcune informazioni utili anche per la sua prevenzione.

Cause e trasmissione

Il contagio della gonorrea (scolo o blenorragia) avviene mediante rapporti sessuali (vaginali, anali o orali) non protetti con un partner infetto. Se una donna incinta ha la gonorrea, l'infezione potrebbe essere trasmessa anche al figlio durante il parto. La Malattie a Trasmissione Sessuale è causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae che, come spiegato in precedenza, ha bisogno di un particolare ambiente caldo umido per crescere e riprodursi. Dopo il contagio, il batterio aderisce alle cellule epiteliali e penetra nello spazio sub-epiteliale dove da origine all'infezione.

Sintomi e complicazioni

Non sempre, sopratutto nelle donne, la gonorrea da dei sintomi evidenti, una situazione che può incrementare le possibilità di conteggio. Quando presenti, sono generalmente difficili da distinguere da altre infezioni della vescica o della vagina. Alcuni campanelli d'allarme sono: aumento delle secrezioni vaginali, perdite di sangue tra un ciclo mestruale e l'altro e bruciore durante l'orinazione. Nelle donne, indipendentemente dall'entità dei sintomi, l'infezione può avere serie complicazioni: può danneggiare le tube, causando infertilità, e aumentare il rischio di gravidanza ectopica. L'infezione del tratto genitale superiore può provocare febbre, dolore addominale, ascessi interni e dolori pelvici cronici.

Se la gonorrea viene trasmessa al bambino durante il parto può causare infiammazioni articolari o gravi infezioni sanguigne anche letali. Per questo motivo, se la futura mamma presenta la malattia, è importante trattare il prima possibile i casi di gonorrea durante la gravidanza. Per quanto riguardano gli uomini, i primi sintomi possono presentarsi da due fino a trenta giorni dopo l'infezione. I principali sintomi della gonorrea nell'uomo sono: bruciore durante la minzione, possibili perdite di colore bianco, giallo o verde dall'uretra. In alcuni casi si può provare dolore e/o gonfiore ai testicoli. Nell'uomo, una gonorrea non trattata, può provocare l'epididimite, un'infiammazione che può portare alla sterilità.

Le infezioni rettali sono in genere asintomatiche, quando sono presenti si manifestano con perdite, sanguinamento, prurito anale, irritazione, o dolorosi movimenti intestinali.

In rari casi, si parla di una percentuale inferiore all'1 per cento, l'infezione può diffondersi alla circolazione sanguigna e alle articolazioni, provocando lesioni cutanee, artrite e tenosinovite. L'infezione da Neisseria gonorrhoeae può inoltre incrementare il rischio di trasmissione dell'Hiv.

Diagnosi

Abbiamo già detto che i sintomi della gonorrea non sono sempre evidenti o ben chiari, una condizione che purtroppo incrementa il rischio di conteggio. Per poter diagnosticare la malattia bisogna affidarsi quindi a specifici esami di laboratorio. La diagnosi è solitamente più facile negli uomini che nelle donne. I campioni da analizzare vengono prelevati con dei tamponi dalle parti del corpo infettate più di frequente (cervice, uretra, retto e faringe). In caso di gonorrea alla cervice o all'uretra la diagnosi può essere fatta anche mediante campioni di urina.

Cura

Essendo la gonorrea un'infezione batterica, di norma la malattia viene trattata efficacemente con gli antibiotici. Purtroppo, come è avvenuto nel nord dell'Inghilterra, la massiccia diffusione di nuovi ceppi farmaco-resistenti sta rendendo le attuali cure meno efficaci rispetto a un tempo. Se l'infezione è in una forma leggera, la cura prevede un ciclo brevissimo (in genere dura un giorno) di antibiotici, è indispensabile il trattamento contemporaneo del/dei partner. La cura delle forme complicate invece è più lunga. In caso di gravidanza, il trattamento della gonorrea prevede ulteriori precauzioni in quanto la situazioni rende necessaria l'esclusione di determinati farmaci. Spesso i pazienti con gonorrea sono affetti anche da altre malattie sessualmente trasmissibili e in molti casi il medico prescriverà ulteriori trattamenti come ad esempio quello per la clamidia. Dopo il primo episodio di malattia non si acquisisce la resistenza, quindi se non ci si protegge si può prendere la malattia più volte nella vita.

Prevenzione

Tutti gli individui sessualmente attivi sono a rischio di infezione, il contagio può però essere evitato prendendo le dovute precauzioni (uso corretto del preservativo), evitando i rapporti sessuali occasionali e i rapporti sessuali con partner infetti. Attualmente non esiste un vaccino contro la gonorrea a causa del'estrema variabilità antigenica del batterio, non è detto però che in futuro non si riesca a sviluppare un trattamento in grado di prevenire le infezioni da Neisseria gonorrhoeae.


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