Gravidanza e fumo: danni anche per i nipoti
I danni del fumo in gravidanza non si fermano alla prima generazione (i figli) ma si ripercuotono anche sulla seconda generazione (i nipoti) e oltre. Le mamme fumatrici che nel periodo della gestazione non riescono ad abbandonare il vizio del fumo contribuiscono ad incrementare il rischio di asma nei figli e nei nipoti. Questa è la conclusione di uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori del Los Angeles Biomedical Research Institute at Harbor-Ucla Medical Center, pubblicato sull'American Journal of Physiological Society - Lung Cellular and Molecular Physiology (Perinatal Nicotine-Induced Transgenerational Asthma - DOI: 10 1152 / ajplung 00078 2013).
L'asma, una delle malattie respiratorie croniche più diffuse al mondo, è sempre più frequente e nel 2025 potrebbe interesserà ben 400 milioni di persone. Solo negli stati uniti ha un costo relativo alle cure (derivante da fattori diretti e indiretti) di circa 6 miliardi di dollari all'anno e, considerando anche le giornate lavorative e scolastiche perse, si stima un costo complessivo di ben 10 miliardi. Alla luce di questi dati si può intuire quanto sia importante ridurre, quando possibile, i fattori di rischio per l'asma.
Per condurre lo studio i ricercatori hanno utilizzato due gruppi di modelli murini (delle cavie utilizzate per condurre gli esperimenti) incinta. Un gruppo è stato sottoposto quotidianamente ad una serie di iniezioni di nicotina a partire dal sesto giorno di gravidanza fino alla terza settimana dopo il parto (periodo in cui inizia lo svezzamento dei topolini), al secondo gruppo è stato invece somministrato un placebo.
Successivamente gli studiosi hanno condotto una serie di analisi sui figli diretti delle cavie coinvolte nello studio, sui figli dei figli e le generazione successiva, la ricerca ha quindi interessato tre generazioni (figli, nipoti e pronipoti). L'indagine ha evidenziato che in caso di mamme "fumatrici" il rischio di asma non aumentava solo sui figli ma, rispetto al gruppo di controllo, si rilevava un aumento del rischio anche sulle generazioni successive pur non essendo mai entrate in contatto con la molecola della nicotina.
Attualmente non ci sono certezze su come il rischio si trasmette alle generazioni successive, un ipotesi è che il fumo possa modificare alcuni geni nei figli (compresi quelli presenti negli spermatozoi e negli ovociti). Questa alterazione a livello genetico verrebbe poi trasmessa di generazione in generazione aumentando il rischio di asma non solo nei figli ma anche nei nipoti e nei pronipoti.
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