Omeopatia, rimedi alternativi usati da un italiano su 6
Cresce il numero dei connazionali che si affidano ai rimedi omeopatici, ben un italiano su sei ha fatto uso di farmaci omeopatici nel 2011. La Omeoimprese, un'associazione italiana che rappresenta circa il 90 per cento delle aziende distributrici e produttrici di farmaci omeopatici, ha presentato i dati di un'indagine realizzata da DoxaPharma sull'omeopatia in Italia.
L'omeopatia è tra le medicine alternative più diffuse e più conosciute, dai dati dell'indagine emerge che questo metodo terapeutico alternativo è conosciuto da oltre l'82 per cento degli italiani e più del 16 per cento ha dichiarato di averne fatto uso nell'ultimo anno. Ben il 2,5 per cento degli intervistati ha dichiarato di utilizzare farmaci omeopatici almeno una volta a settimana. Ma ci sono anche quelli che non vedono di buon occhio l'omeopatia, circa il 24 per cento degli intervistati sono "lontani" e restii ad affidarsi all'omeopatia e un 9,6 per cento dichiara di essere "ostile", queste persone pur essendo informati nutrono un'estrema sfiducia verso l'omeopatia.
Anche se oggi mancano prove di efficacia certe e precise a favore dei rimedi omeopatici, essi vengono spesso prescritti accanto o, a volte, in alternativa ai medicinali tradizionali che, a differenza dei primi, necessitano di prove di efficacia certe e documentate per la commercializzazione.
Per chi non lo sapesse alla base dei farmaci omeopatici c'è un principio secondo il quale le sostanze che ad alte concentrazioni possono causare sintomi e malattie in un soggetto sano, a concentrazioni molto più basse possono al contrario curare e guarire quegli stessi sintomi e malattie. La materia grezza di partenza dei medicinali omeopatici può essere di natura vegetale, minerale o animale. Nella maggioranza dei casi è di natura vegetale e si procede alla preparazione di una tintura madre ottenuta attraverso la macerazione di sostanze di base in alcol.
La ricerca che ha fotografato il fenomeno dell'omeopatia in Italia ha coinvolto un campione rappresentativo di 1.100 italiani maggiorenni. Il sondaggio, basato su interviste " face to face ", ha tracciato l'identikit di 5 tipologie di persone: gli entusiasti dell'omeopatia, i favorevoli ma poco informati, i lontani e poco informati, i lontani assoluti e, infine, gli ostili.
Come abbiamo accennato in precedenza, oggi l'omeopatia non può ancora essere considerata una cura efficace poiché mancano spiegazioni condivise del suo meccanismo di azione e prove convincenti della sua efficacia, nonostante i suoi effetti sembrino andare al di là dell'effetto placebo. Dal canto suo, uno dei punti di forza dell'omeopatia è la quasi totale assenza di effetti collaterali dei medicinali anche se in teoria non si può escludere che lo stesso trattamento omeopatico non abbia potenzialmente effetti avversi se, ad esempio, se ne fa un uso scorretto.
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