Parto naturale dopo cesareo
Dopo un parto cesareo si può avere un parto naturale, dipende però dal tipo di cesareo effettuato in precedenza. L'Organizzazione Mondiale di Sanità incoraggia il parto naturale ma in Italia si effettuano ancora troppi tagli cesarei. Dal IX Rapporto dell'Osservatorio di Cittadinanzattiva, presentato in questi giorni a Roma presso la Sala delle Conferenze del Senato della Repubblica (Settembre 2011), emerge che in almeno 7 regioni (Liguria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia e Sardegna) si ricorre troppo spesso al taglio cesareo, le stime parlano di una percentuale superiore al 35 per cento.
Per il numero di parti cesarei effettuati spicca la Liguria, l'unica regione del nord Italia ad vere percentuali così elevate. Altre regioni, come Lazio, Puglia e Calabria, pur avendo delle percentuali molto elevate, presentano un trend in diminuzione. Fra le regioni più virtuose troviamo invece la Toscana, la Lombardia, il Veneto e l'Emilia Romagna.
Anche se il parto è un evento naturale, negli ultimi anni vi è sempre più la tendenza a trasformarlo in un intervento chirurgico. In numerosi casi, sopratutto in Italia, le donne partoriscono con il taglio cesareo senza un reale motivo di salute. Di seguito riportiamo qualche dato sulla pratica del taglio cesareo in Italia:
Nel 1985 l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandava di non eseguire più di 1 parto con taglio cesareo su 7 (15 per cento): questo era il valore individuato come limite a garanzia del massimo beneficio per la salute di mamme e bambini.
In Italia, nel 2008 la percentuale di tagli cesarei ha raggiunto il 38 per cento, superando di gran lunga i valori registrati negli altri Paesi europei che si attestano intorno al 20-25 per cento.
Si registra, inoltre, un'ampia variabilità regionale, con proporzioni maggiori al Sud che raggiungono il 62 per cento in Campania.
Percentuali più elevate di tagli cesarei vengono registrate nelle case di cura private rispetto agli ospedali pubblici e nelle strutture che assistono un basso numero di parti annui.
Tutte le donne dovrebbero essere messe nella condizione di poter scegliere il tipo di parto più indicato alla loro situazione, per questo motivo l'Istituto superiore di sanità ha pensato ad una piccola guida dal titolo "Taglio cesareo: una scelta appropriata e consapevole".
Il taglio cesareo è più sicuro del parto naturale?
Non ci sono prove che il taglio cesareo, in assenza di situazioni cliniche che ne giustifichino l'esecuzione, sia più sicuro per la salute della mamma e del neonato rispetto al parto vaginale. Occorre infatti ricordare che il taglio cesareo è un intervento chirurgico e solo in caso di appropriata indicazione medica è in grado di garantire benefici superiori ai potenziali rischi che inevitabilmente comporta.
A chi mi posso rivolgere per avere informazioni affidabili sul parto?
Durante la gravidanza è importante sfruttare tutte le possibili occasioni di incontro con il medico di famiglia, l'ostetrica e il ginecologo per ottenere informazioni sulle modalità del parto e sul taglio cesareo, basate su conoscenze scientifiche aggiornate. Non esitate a esprimere liberamente eventuali dubbi e preoccupazioni, a farvi illustrare le diverse modalità di parto e a farvi spiegare quella più indicata nel vostro caso.
Quali sono le informazioni che dovrei ricevere per poter scegliere consapevolmente la modalità del parto?
Se il medico ritiene che nel vostro caso sia più opportuno il ricorso ad un taglio cesareo, deve spiegarvi quali sono le indicazioni che giustificano la scelta del taglio cesareo, fornendovi informazioni basate su evidenze scientifiche circa i rischi e i benefici rispetto al parto naturale. È importante che siate informate su come si svolgerà l'intervento, sui diversi tipi di anestesia e sulle possibili conseguenze del cesareo per le future gravidanze.
Posso effettuare un cesareo contro il parere del medico?
Si raccomanda di discutere con il medico i motivi della richiesta, valutando i pro e i contro della scelta, nella consapevolezza che in assenza di appropriate indicazioni mediche il ginecologo può rifiutare l'intervento.
Nei casi in cui la richiesta sia sostenuta soprattutto dalla paura del travaglio e del parto informatevi sui diversi tipi di sostegno offerti dalla struttura dove intendete partorire: sappiate che in molti casi un programma di sostegno adeguato si è dimostrato efficace nel ridurre l'ansia, nel facilitare la scelta oltre che nel migliorare l'esperienza del parto. Comunque potete consultare un altro medico per avere un secondo parere.
E se non condivido la proposta del medico di eseguire un cesareo?
E' importante comprendere e condividere i motivi per cui il ginecologo suggerisce l'intervento, non esitando a chiedere ulteriori chiarimenti e a consultare eventualmente un altro medico. In ogni caso, potete sempre rifiutare l'intervento, assumendovi la responsabilità della decisione.
Parto naturale dopo parto cesareo
Concludiamo con qualche informazione sull'argomento di apertura di questo articolo: dopo un parto cesareo si può avere un parto naturale? La risposta è si e no, dipende dal tipo di cesareo effettuato durante la precedente gravidanza ma non solo.
Se in precedenza il parto cesareo si è svolto con un il taglio trasversale basso non ci sono particolari problemi in un successivo travaglio naturale, ci sono poi altri accorgimenti quali: un periodo di almeno 24 mesi dalla data del parto cesareo, il feto non deve pesare più di 4 chili e sarebbe preferibile un'età della partoriente non superiore ai 35 anni.
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