Ortoressia, un eccesso di educazione alimentare !
Nei paesi occidentali si sta sviluppando una vera e propria mania per il cibo sano. Alcuni esperti hanno inquadrato questa ossessione fra i disturbi alimentari e gli è stato dato il nome di ortoressia.
L'Eurispes, nel corso di un convegno tenutosi a Roma, ha presentato alcuni dati che interessano il nostro paese. Anche se il disturbo dell'ortoressia è ancora poco conosciuto, un'indagine relativa al 2004 evidenzia come il 71% degli italiani pone molta attenzione a ciò che mangia, in un altro studio è invece emerso che il 37,3% legga ossessivamente le etichette.
L'Istituto di Scienza dell'Alimentazione dell'Università La Sapienza di Roma, ha condotto diverse ricerche dalle quali è emerso che gli uomini tendono a essere più ossessionati da questa nuova "mani", un fatto in contrasto con i due disturbi alimentari che risultano maggiormente diffusi fra le donne: anoressia e bulimia.
Un altro studio condotto su un campione di 404 soggetti con un potenziale rischio di ortoressia nervosa, ha evidenziato che il 28% era effettivamente a rischio di sindrome ossessivo compulsiva relativa ai cibi sani. Il disturbo, rilevato in prevalenza sugli uomini, riguardava situazioni come il sospetto per il mercurio nel pesce, la pastorizzazione del formaggio, ecc. ma anche altri aspetti come l'eccessiva meticolosità con la quale si osservavano le stoviglie per vedere se sono pulite.
Gli ortoressici sviluppano delle regole alimentari molto ferree ma, al contrario dei vegetariani e dei vegani che si attengono a una scelta di tipo etico, sono vittime di paure quasi sempre ingiustificate. Gli ortoressici hanno la fobia di mangiare alimenti che potrebbero essere potenzialmente cancerogeni, troppo grassi per l'organismo o tossici, questo gli porta ad escludere molti alimenti dalla propria tavola che apporterebbero dei benefici per la salute.
I casi estremi di ortoressia, le persone si portano con loro un "kit di sopravvivenza" contenente dei cibi preparati con particolare attenzione in quanto non si fidano di mangiare piatti preparati da altri.
In passato si sono verificati dei casi transitori e comunque di entità lieve di ortoressia di massa, in queste situazioni non ci sono particolari implicazioni e non si arriva ad avere dei comportamenti dannosi per la propria salute, un esempio è quello che era accaduto nel periodo del morbo della mucca pazza.
I casi di ortoressia più gravi non si sviluppano all'improvviso, sono processi che lentamente cambiano lo stile di vita in maniere permanete, anche nel momento in cui i media fanno rientrare l'allarme per un determinato alimento l'ortoressico non cambia il suo comportamento verso quell'alimento.
L'American Psychiatric Association lancia un allarme secondo cui i disturbi legati all'alimentazione costituiscono la prima causa di morte per malattie mentali, non solo negli USA ma in tutti i paesi occidentali. Gli esperti evidenziano che non bisogna sottovalutare queste nuove forme di psicopatologie destinate a diffondersi ulteriormente.
Alcune persone sono contrarie ad accettare l'ortoressia come un disturbo "psicosociale", sostengono che il voler condurre una vita "sana" non può essere considerata una malattia. Di certo voler condurre un'alimentazione sana non è un disturbo, i casi di ortoressia da "aiutare" sono quelli che arrivano all'eccesso dove per vere e proprie fobie si evita di mangiare alimenti utili per la salute.
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