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Psicologia e Psico Sessuologia - Paura del buio - La prima cosa da fare è cercare di capire quali sono le reali paure

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Paura del buio

Soprannome: LILLI
Argomento: Paura del buio

Domanda:

Sono la mamma di due bambini uno di 10 anni e l'altro di 6.

Da circa 2 mesi, mio figlio maggiore, ha paura di dormire in camera sua da solo. Abbiamo provato a mettergli il fratellino nella stessa camera e ha funzionato solo per un po'. Ora vuole soltanto venire nel nostro lettone e se per caso lo riportiamo nel suo letto, dopo che si e' addormentato, dopo un po' ritorna. Premetto che da quando é nato non ha mai dato nessun problema riguardo il sonno. Quest' estate é stato per una settimana in un campo scout, abbiamo indagato anche lì nel caso fosse successo qualcosa, ma non c'é stato nulla di negativo. Premetto che é un periodo in cui é particolarmente geloso di suo fratello, più del normale.

Cosa possiamo fare noi genitori, oltre a rassicurarlo nelle sue paure notturne (rumori, paura di non riuscire ad addormentarsi,etc.) e ad assecondarlo a dormire nel nostro letto (anche se stiamo molto scomodi)? A scuola non ci sono problemi anche perchè tutto questo è iniziato ancora prima che la iniziasse

Grazie.



Risposta:

La prima cosa da fare è cercare di capire quali sono le sue reali paure. A volte i bambini, pur rendendosi conto di avere delle paure ingiustificate, scaturite solo dalla fantasia, non hanno la forza per superarle.

Una soluzione potrebbe essere quella di fare dei compromessi, per esempio, poterete accoglierlo nel vostro lettone ma rispettando alcuni patti. Potreste dirgli che può venire da voi ma non prima di una certa ora, per esempio dopo le undici, ogni tot giorni, l'ora stabilità slitterà di dieci minuti.

Questa soluzione, anche se prevede un po' di costanza, potrà aiutarvi a risolvere il problema del "sonno scomodo", la tecnica è abbastanza lunga ma da degli ottimi risultati.

La seconda cosa da fare è cercare di capire cosa gli sta capitando, l'aiuto di uno psicologo potrebbe essere importante. Se si ha un buon dialogo con gli insegnanti, potreste chiedere loro se possono affrontare in classe il tema della paura, in questo modo si stimola il bambino al dialogo e al confronto, un'altra cosa che potrebbe essere d'aiuto è il disegno, a volte tramite il disegno i bambini riescono a esteriorizzare più facilmente dei pensieri che si tengono dentro.

In questa fase di "analisi", sarebbe bene anche evitare di far vedere al bambino trasmissioni e film che presentano forme di violenza.

Provate a seguire questi consigli per almeno tre mesi; se durante questo periodo non riscontrate dei miglioramenti, andate da uno psicologo che possa darvi un ulteriore aiuto.

Dott.ssa Valentina Mura




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