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Aracnofobia
Soprannome: Dany
Argomento: Aracnofobia
Domanda:
Buongiorno, il problema che mi affligge da diversi anni a questa parte, è il terrore nei confronti dei ragni, ragni di qualsiasi dimensione mettono in me paura portandomi anche a piangere. Ho sentito parlare di alcuni studi che legano l'aracnofobia ad un concetto evolutivo, e cioè che all'interno di alcuni nostri geni, vi è la paura ereditaria dei ragni e che questi individui, a dispetto di altri, percepiscono la presenza del ragno, prima degli altri e il cervello, a sua volta, elabora velocemente il pericolo dell'aracnide. Vorrei sapere ora, ci sarebbero altre motivazioni legate alla psicologia per chi ha paura dei ragni ??
La ringrazio.
Daniela
Risposta:
Cara Daniela,
La spiegazione che lei cita può essere probabile, ma personalmente non ne sono convinta. Credo piuttosto che la ragione vada ricercata nella sua esperienza personale, nella cultura e nelle tradizioni del suo ambiente.
Le dirò ad esempio che io ho avuto modo di constatare che al Nord le donne temano i ragni molto più che al centro o al sud, dove invece sono più spaventate dalle bisce, dai serpenti...
La spiegazione è che la fobia è dovuta, nelle donne, al senso di angoscia provocato dalla paura di essere catturata, come una mosca, e lasciata cadere in qualche rete. Il ragno rappresenterebbe dunque simbolicamente l'uomo predatore e dominatore nella cui rete nessuna donna vorrebbe cadere; quanto alle zone geografiche ritengo che, come in tutte le fobie, il soggetto sia largamente influenzato dalla cultura e dai pregiudizi dell'ambiente nel quale vive.
Se ad esempio c'è una madre che soffre di claustrofobia e per questo non prende l'ascensore, sia certa che i suoi figli hanno buone probabilità di 'ereditare' questa fobia. Lo stesso vale per la paura di soffocare mentre si mangia, per la paura di volare eccetera...
In ogni caso, come lei sa, una fobia non è una paura motivata: il soggetto fobico ha un attacco di panico in situazioni del tutto tranquille per le altre persone.
Per superare questa fobia dunque le consiglierei di esporsi gradualmente all'evento-stimolo, che in questo caso sono i ragni.
Se si farà aiutare da uno psicologo, sarà un percorso più semplice e più efficace. Oltre che una psicoterapia breve, di tipo cognitivo-comportamentale (molto efficace per combattere le fobie, di qualsiasi genere), mi consenta di consigliarle anche un bel sito sui ragni, che ho scoperto da poco e che mi sembra molto ben fatto: si chiama aracnofilia.it.
Frequentarlo ogni giorno può essere per lei un'ottima autoterapia di desensibilizzazione, ci provi e mi faccia sapere.
Dott.ssa Valentina Mura