Mostri Biblici ( Leviatano )
Il suo nome viene dalla mitologia fenicia; nella tradizione di Ras Shamra era il simbolo della nube tempestosa che atterrisce Baal e conduce sulla Terra l'ondata benefica. Ma questo simbolismo tratto dai miti agrari ha preso una storia ed una dimensione molto piů vasta. Infatti venne poi considerato come un mostro del Caos primitivo; secondo l'immaginario popolare si sarebbe risvegliato attirato da una maledizione diretta contro l'ordine esistente. In tal senso sembra vada interpretato anche il passo della Bibbia Giobbe, 3,8. Da ricondurre al Leviatano, secondo alcuni, sarebbe la figura del drago dell'Apocalisse, 21,3 che incarna la resistenza contro Dio delle potenze del Male. Il Leviatano č un enorme animale marino menzionato nel Vecchio Testamento quale nemico di Dio. E' chiamato anche "il Serpente fuggiasco" (Giobbe, 15,13). I capitoli 40 e 41 di Giobbe ne danno una descrizione terrificante. Viene associato al ricordo storico del coccodrillo simbolo dell'Egitto ed evoca anche l'immagine del mostro vinto da Jahvč alle origini. E' una creatura che sputa fuoco, di una mole tale che quando nuota in superficie il mare ribolle. Governa su tutte le creature del mare in modo spietato e crudele. La sua pelle č come una doppia cotta di maglia con scaglie nella parte posteriore tanto grandi da sembrare scudi e nella parte inferiore tanto affilate e dure da sembrare cocci. Spade ed arpioni scalfiscono appena questa protezione. Emette fumo dalle narici fiamme dalla bocca. Le sue pinne irradiano una luce brillante e i suoi occhi sono come i bagliori dell'alba. Se eccitato č in grado di inghiottire momentaneamente il Sole e le streghe profittavano di quest'eclissi per lanciare i loro malefici.
In origine furono creati due Leviatani, ma non appena Dio si rese conto che in coppia avrebbero distrutto la Terra combinando le proprie forze, ne uccise uno. Con la pelle del Leviatano ucciso Dio realizzň gli "abiti della pelle" per Adamo ed Eva (anche conosciuti come "abiti della luce").
Il Leviatano č una delle tre creature che saranno servite della festa alla fine dei tempi. Quindi la sua pelle sarŕ tesa a formare una volta celeste dalle mura di Gerusalemme per illuminare il mondo.
Il mostro appariva anche nelle cosmogonie babilonesi; Tiamat, il mare, dopo aver contribuito a dare la vita agli dei era stata vinta e sottomessa da uno di loro: Yahvč. Questa vittoria anteriore all'ordinamento del Caos lo vedeva mantenere sempre in soggezione il mare e i mostri che lo popolavano.
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